Ultimo aggiornamento il 14 Marzo 2024 by Francesca Monti
Un Nuovo Quadro di Innovazioni Contrattuali
Le organizzazioni sindacali rappresentative hanno ufficialmente approvato l’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro per l’Area dirigenziale Istruzione e ricerca, per il triennio 2019-2021, presso l’Aran. Questo recente rinnovo interessa circa 6.500 dirigenti attivi in ambito scolastico, universitario, dell’Afam e della ricerca.
Con la firma del contratto, presieduta da Antonio Naddeo, presidente di Aran, si conclude la fase di rinnovo contrattuale per il triennio in questione. Questa nuova intesa si inserisce in un ampio contesto di innovazioni contrattuali, che rispondono alle esigenze e alle richieste della categoria. Gli aumenti medi previsti sono del 3,78%, pari a 240 euro, di cui 195 sulla retribuzione fissa. Tra le novità salienti, emerge una significativa mediazione tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati riguardo alla mobilità interregionale per i dirigenti scolastici. Ora, essi hanno la possibilità di trasferirsi, in un limite del 60% dei posti disponibili annualmente, nella Regione richiesta, considerando i posti regionali già messi a concorso dall’amministrazione.
Una delle innovazioni introdotte riguarda la figura del ‘mentor’, già presente in altri contratti per la dirigenza pubblica. Questo supervisore esperto sarà chiamato, su base volontaria, per affiancare il personale neoassunto durante i primi mesi di servizio. È degno di nota il fatto che tutte le organizzazioni sindacali abbiano sottoscritto il contratto, a differenza di quanto accaduto per il rinnovo nel settore pubblico. La mancata adesione della Uil Rua ha costituito un’eccezione in questo caso. Il presidente Aran annuncia l’apertura della nuova tornata contrattuale 2022-2024, che inizierà il 20 marzo con il comparto Sanità, coinvolgendo oltre mezzo milione di lavoratori del Servizio sanitario nazionale.