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Rissa in carcere Sanremo per alcol di frutta: coinvolto sindacato

Sindacato polizia penitenziaria: rissa in carcere di Sanremo a causa dell’alcol ricavato dalla frutta

Il sindacato ligure della polizia penitenziaria Uspp ha sollevato un allarme riguardo a una rissa avvenuta nel carcere di Valle Armea a Sanremo. Secondo quanto riportato, detenuti di diverse nazionalità si sono scontrati in una violenta rissa, che sembra essere stata scatenata da un regolamento di conti. Tuttavia, ciò che preoccupa il sindacato è il fatto che gli atti di violenza sembrano essere stati commessi da detenuti sotto l’effetto di alcol, ottenuto clandestinamente attraverso la macerazione della frutta.

In una nota, il sindacato ha dichiarato: “A conferma di ciò, ci viene riferito che a uno dei detenuti coinvolti nella maxi rissa, giunto al pronto soccorso, sia stato riscontrato un elevato tasso alcolemico nel sangue”. Questo solleva preoccupazioni non solo per la sicurezza degli agenti penitenziari, che sono già allo stremo, ma anche per la sicurezza dei detenuti più vulnerabili.

Il sindacato ha quindi chiesto perché non sia stata presa la decisione di sospendere la distribuzione di frutta nel carcere, sostituendola con altri alimenti come le gelatine confezionate. Questa soluzione è già stata adottata in altri istituti penitenziari e potrebbe contribuire a ridurre l’abuso di alcol tra i detenuti.

La situazione nel carcere di Valle Armea a Sanremo è particolarmente preoccupante, considerando anche il caso di Alberto Scagni, che è stato picchiato brutalmente e si trova attualmente in coma farmacologico con prognosi riservata. Il sindacato ha sottolineato che è necessario agire immediatamente per garantire la sicurezza di tutti coloro che si trovano all’interno del carcere.

In conclusione, il sindacato ligure della polizia penitenziaria Uspp ha sollevato seri dubbi sulla sicurezza nel carcere di Valle Armea a Sanremo. La rissa avvenuta di recente sembra essere stata scatenata da un regolamento di conti, ma ciò che preoccupa maggiormente è l’abuso di alcol tra i detenuti, ottenuto attraverso la macerazione della frutta. Il sindacato ha chiesto che venga presa in considerazione la sospensione della distribuzione di frutta nel carcere, sostituendola con altri alimenti come le gelatine confezionate. La sicurezza degli agenti penitenziari e dei detenuti più fragili è una priorità che richiede un’azione immediata.

Redazione

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