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Ristoratrice Lodi, Giovanna Pedretti interrogata dai carabinieri per un motivo sconvolgente

La convocazione dei carabinieri per Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria ‘Le Vignole’

La titolare della pizzeria ‘Le Vignole’, Giovanna Pedretti, è stata trovata morta domenica sulle rive del Lambro. Tuttavia, il giorno precedente, sabato 13 gennaio, era stata convocata in caserma dai carabinieri di Sant’Angelo Lodigiano. Secondo una nota rilasciata dai carabinieri di Lodi, la convocazione era avvenuta “come persona informata sui fatti, quale potenziale vittima dell’intera vicenda”. La vicenda in questione riguardava una recensione omofoba e contro i disabili che la donna aveva denunciato in un post su Facebook, confermandone il contenuto.

I carabinieri di Sant’Angelo Lodigiano avevano convocato la signora Pedretti in caserma per informare la procura della Repubblica competente riguardo alla recensione pubblicata su Google da un anonimo cliente del suo ristorante, successivamente rimossa. I militari ipotizzavano il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. La convocazione era durata solo pochi minuti e si era conclusa la mattina successiva alla morte della donna.

Indagini in corso sulla morte di Giovanna Pedretti

I carabinieri stanno attualmente indagando sull’istigazione al suicidio della ristoratrice. Sebbene tutto sembri indicare che si sia trattato di un gesto estremo, la conferma definitiva arriverà solo con l’autopsia, prevista per i prossimi giorni. Nel frattempo, le indagini continuano per comprendere lo stato emotivo di Giovanna Pedretti. La donna era stata elogiata per la sua risposta a un cliente che si era lamentato di essere stato seduto accanto a persone omosessuali e disabili, ma era stata anche accusata sui social di aver inventato tutto. Gli investigatori stanno analizzando i numerosi commenti pubblici lasciati sui social poco prima della morte di Pedretti.

Conclusioni

La morte di Giovanna Pedretti ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla diffusione dell’odio e della discriminazione online. Le indagini in corso cercheranno di fare luce sulle circostanze che hanno portato alla tragica fine della titolare della pizzeria ‘Le Vignole’. Nel frattempo, la sua morte rappresenta un triste promemoria dell’importanza di combattere l’odio e la discriminazione in tutte le sue forme.

Redazione

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