Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2023 by Redazione
Ossa umane ritrovate in una zona boschiva di Urbino: indagini in corso
Ieri, nella zona boschiva di Ca’ Staccolo, nei pressi di Urbino, sono state ritrovate ossa umane, tra cui un teschio, da parte dei carabinieri della Compagnia di Urbino. Il ritrovamento è avvenuto in seguito alla segnalazione di un cacciatore. Successivamente, sono state scoperte altre ossa, un scarponcino con all’interno ossa del piede, una maglia, un pantalone e un marsupio contenente un portafogli con i documenti personali di Maurizio Cesaroni, 68 anni, la cui scomparsa era stata denunciata dai familiari lo scorso luglio all’Arma di Fano. L’uomo si era allontanato dall’ospedale di Urbino il 25 giugno, facendo perdere le proprie tracce nonostante le ricerche.
Analisi in corso per identificare i resti
I resti umani recuperati ieri sono stati sequestrati e messi a disposizione della Procura. Sarà ora compito della Medicina legale effettuare le dovute analisi per dare un’identità ai resti. Le autorità stanno lavorando per stabilire se i resti appartengano effettivamente a Maurizio Cesaroni. Le indagini sono ancora in corso e si spera che le analisi possano fornire risposte definitive.
L’intervento delle forze dell’ordine e delle autorità competenti
Dopo la segnalazione del cacciatore, i carabinieri si sono recati sul posto e hanno confermato la presenza di un teschio umano. Grazie al supporto di personale specializzato nei rilievi tecnico-scientifici del Comando Provinciale di Pesaro e la collaborazione del locale distaccamento dei Vigili del Fuoco, sono stati effettuati approfonditi rilievi sul luogo del ritrovamento. Oltre alle ossa, sono state scoperte altre parti del corpo, un scarponcino, gli altri indumenti e il marsupio contenente il documento d’identità di Maurizio Cesaroni. La trasmissione televisiva “Chi l’ha visto” ha seguito il caso della scomparsa del 68enne fanese. Le autorità stanno facendo tutto il possibile per fare luce su questa triste vicenda e fornire risposte alla famiglia di Maurizio Cesaroni.