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Ritrovato nel Pacifico l’aereo di Amelia Earhart: La scoperta dei ricercatori

Il relitto dell’aereo di Amelia Earhart potrebbe essere stato trovato nell’Oceano Pacifico

Una squadra di ricercatori afferma di aver individuato il relitto dell’aereo di Amelia Earhart, l’aviatrice americana scomparsa nel 1937 durante il suo tentativo di sorvolare il Pacifico. Il relitto è stato trovato a una profondità di oltre 4500 metri, in fondo all’Oceano Pacifico. Questa scoperta potrebbe finalmente risolvere il mistero che circonda la scomparsa di Earhart da 85 anni.

La società specializzata nelle ricerche sottomarine, Deep Sea Vision, ha catturato con il sonar un’immagine di un aereo che corrisponde alle dimensioni del Lockheed Electra pilotato da Earhart. Tony Romeo, fondatore della società e ex ufficiale dell’intelligence dell’Air Force, ha dichiarato: “Dovete impegnarvi molto per convincermi che non sia il suo aereo”. L’immagine è stata catturata durante una missione di 90 giorni condotta da una squadra di 16 persone che cercava l’aereo dell’aviatrice, la prima donna a sorvolare da sola l’Atlantico.

Tuttavia, bisogna essere cauti riguardo a questa scoperta. Dorothy Cochrane, curatrice del National Air and Space Museum, ha sottolineato che è necessario fare ulteriori ricerche per confermare che si tratti effettivamente dell’aereo di Earhart. “E’ difficile dire di che cosa si tratti, devono tornare”, ha affermato. Il museo probabilmente sarà coinvolto nell’analisi dell’oggetto individuato.

Il team della Deep Sea Vision è pronto a tornare per continuare le ricerche, mantenendo segreta l’esatta posizione in cui è stata registrata l’immagine con il sonar. Tuttavia, il processo di identificazione e recupero potrebbe richiedere anni. Durante la missione, il team ha utilizzato un veicolo autonomo sottomarino chiamato Hugin 6000, che può raggiungere una profondità di 6mila metri, per esplorare un’area di 5mila miglia quadrate del fondo dell’Oceano Pacifico.

Mindi Love Pendergraft, direttrice esecutiva dell’Amelia Earhart Hangar Museum, ha commentato l’annuncio definendo la scomparsa dell’aereo di Earhart come “uno dei più grandi misteri del nostro tempo”. Pendergraft ha espresso la speranza che il relitto possa essere ritrovato per fornire una comprensione più chiara di ciò che è accaduto quel fatidico giorno.

Earhart e il suo navigatore Fred Noonan erano decollati da Lae, in Nuova Guinea, con l’obiettivo di raggiungere l’isola di Howland, nel Pacifico, dove avrebbero dovuto fare rifornimento. Dopo aver inviato un messaggio radio che indicava la loro vicinanza all’isola, Earhart e Noonan non arrivarono mai a destinazione. Dopo un mese di ricerche, furono dichiarati morti dalle autorità statunitensi.

Redazione

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