Giovedì 12 settembre, gli ultras della curva nord dell’INTER si riuniranno in un bar nei pressi dello stadio di San Siro. L’appuntamento, fissato per le 21.30, arriva a soli cinque giorni dall’omicidio di Antonio Bellocco, un noto esponente della criminalità organizzata e membro del direttivo della curva. L’incontro, annunciato sui social dal capo ultras Nino Ciccarelli, riflette il clima di tensione e incertezza che sta attraversando il mondo degli ultras interisti.
L’omicidio di Antonio Bellocco ha messo in evidenza la complessa intersezione tra il tifo calcistico e le dinamiche della criminalità organizzata. Bellocco, erede di una storica cosca della ‘ndrangheta, sembra essere stato coinvolto in discussioni relative al controllo delle attività economiche collegate alla curva. È emerso che, secondo la ricostruzione fornita da Andrea Beretta, altro leader degli ultrà interisti arrestato per l’omicidio, Bellocco cercava di ottenere una maggiore influenza sui business del gruppo.
L’incontro programmato per il 12 settembre, dopo l’omicidio, appare non solo un momento di commemorazione ma anche un’opportunità per ridefinire gli equilibri interni. Le dichiarazioni di Ciccarelli e il coinvolgimento di altri capi ultras come Marco Ferdico mettono in luce il delicato contesto in cui si stanno sviluppando queste dinamiche. L’aspetto più allarmante di questo incontro è la crescente preoccupazione da parte delle forze dell’ordine riguardo ai rapporti tra ultras e organizzazioni criminali.
Le indagini, coordinati dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, stanno attuando un rigoroso monitoraggio delle nuove dinamiche tra gli ultras. Gli inquirenti sono particolarmente interessati a capire se ci siano nuovi equilibri che possano emergere nella curva in seguito alla morte di Bellocco. Il loro obiettivo è quello di nevicare su tutte le operazioni economiche e sociali che gravitano attorno al tifo organizzato, con particolare attenzione a possibili correlazioni fra attività commerciali e attività illecite.
Il giorno dell’incontro, i media seguiranno anche l’esito dell’autopsia sul corpo di Bellocco, che potrebbe rivelare nuove informazioni preziose. Inoltre, si è ipotizzato che nell’area di Cernusco sul Naviglio, dove è avvenuta l’azione mortale, possa essere stato esploso un secondo colpo di pistola, un dettaglio che slogherà ulteriori interrogativi su ciò che realmente sia accaduto quella mattina.
Andrea Beretta, arrestato per l’omicidio di Bellocco, rimane in carcere a Opera sotto il controllo dei carabinieri del Nucleo Investigativo. Le indagini sono ancora in corso e i legami tra ultras e criminalità non fanno altro che intensificare l’attenzione degli ufficiali di polizia. Non solo la sicurezza durante le partite, ma anche il potenziale di episodi violenti nei contesti legati al tifo sono argomenti di discussione accesi.
L’omicidio di Bellocco ha scosso non solo gli ambienti ultras, ma l’intera comunità interista. Il riferimento costante a episodi di violenza e a un leadership confusa tende a creare un’atmosfera di paura, in cui i capi ultras cercano di mantenere il controllo ma in cui il rischio di ulteriori conflitti è tangibile. La prossima riunione rischia di diventare un banco di prova per una comunità che affronta sfide sempre più complesse.
Il 12 settembre rappresenta quindi un appuntamento cruciale in un contesto di profonda angoscia e complessità, con l’ombra della criminalità organizzata che aleggia sulle riunioni degli ultras interisti.
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