Rivoluzione televisiva: dai tubi catodici alla fruizione on demand

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Rivoluzione televisiva: dai tubi catodici alla fruizione on demand - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 26 Marzo 2024 by Luisa Pizzardi

Il panorama televisivo italiano è stato testimone di un’evoluzione straordinaria negli ultimi decenni, passando da 40 milioni di televisori con tubo catodico a oltre 120 milioni di schermi digitali, di cui ben 97 milioni collegati alla rete. Questo cambiamento non ha interessato solo la tecnologia, ma ha anche ridefinito la modalità di fruizione dei contenuti televisivi. Da una visione tradizionale lineare, si è transitati verso una fruizione on demand, in cui i contenuti vengono fruiti in modo frammentato e personalizzato, contrapponendosi alla visione condivisa e rituale di un tempo.

La trasformazione della TV italiana: da mezzo di massa a media interattivo

L’adeguamento tempestivo della TV italiana alle nuove tecnologie digitali, come il digitale terrestre e l’alta definizione, ha giocato un ruolo fondamentale nel mantenere la televisione al centro della società. Il presidente di Auditel, Andrea Imperiali, ha sottolineato la trasformazione graduale della TV, passando da un mezzo di diffusione classico a un media digitale, sempre più interattivo. Grazie a un mix vincente di quantità e qualità, innovazione e tradizione, i broadcaster italiani hanno registrato un aumento del 1,4% nella Total Audience nella stagione televisiva 2022-2023, raggiungendo una quota di audience significativa e consolidando il tempo dedicato alla visione TV.

Auditel: dalla rilevazione di 7 a 380 canali televisivi

Auditel, nell’arco di 40 anni, ha visto una crescita esponenziale dei canali televisivi rilevati, passando da 7 a ben 380. Un cambiamento radicale che ha coinvolto tutto il settore televisivo italiano ed europeo. L’adozione del modello di governance JIC ha rappresentato un punto fermo nella crescita e nell’evoluzione di Auditel, contribuendo alla pluralità dell’offerta di contenuti e all’ampliamento del mercato. Questo approccio è diventato uno standard internazionale, promuovendo la competizione sana e l’innovazione nel settore.

Il ruolo fondamentale dei JIC nel contesto digitale attuale

L’importanza cruciale dei Joint Industry Committee nel contesto attuale va oltre la semplice misurazione dell’impatto pubblicitario. Essi rappresentano un faro imprescindibile per garantire la trasparenza, la concorrenza e la democrazia digitale. Indispensabili per rivelare le vere preferenze dei consumatori e bilanciare il finanziamento pubblico in modo equo, i JIC sono essenziali per garantire un ambiente mediatico equo e sostenibile. Il presidente di Auditel ha sottolineato la necessità di adottare sistemi di misurazione indipendenti e condivisi, fondamentali per la qualità e l’integrità del sistema mediatico.

I rischi di un mercato globale asimmetrico nel settore dello streaming

Con l’esplosione delle piattaforme di streaming a livello globale, oggi si contano ben 27 operatori diversi. Questo eccesso di offerta potrebbe portare a una fase di consolidamento del settore, concentrandone il potere in poche mani e minacciando gli operatori europei. La necessità di regolamentare il settore in modo trasparente ed equo diventa sempre più urgente, soprattutto per contrastare pratiche distorsive come i paradisi fiscali europei che favoriscono i colossi globali a discapito degli attori continentali. Solo attraverso una regolamentazione adeguata e tempestiva sarà possibile garantire una crescita sostenibile e equa del settore digitale, preservando al contempo il pluralismo e la qualità dell’informazione.

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