Roma Comic Off: “Non spegnete quella luce” sul palcoscenico del Teatro Marconi il 21 e 22 settembre 2024

Il Festival Roma Comic Off si prepara a regalare emozioni indimenticabili con l’opera “Non spegnete quella luce” della Compagnia Acta Est Fabula, che andrà in scena al Teatro Marconi di Roma. Questo spettacolo brillante, collocato nella suggestiva cornice della provincia del Basso Lazio degli anni ’70, promette di far rivivere gli aneddoti di una generazione, coinvolgendo gli spettatori in una storia di amicizia, amore e divertimento. I temi nostalgici, le dinamiche familiari e le coinvolgenti gag renderanno quest’evento imperdibile.

La trama di “Non spegnete quella luce”

Un viaggio nel tempo e nei sentimenti

“Non spegnete quella luce” è ambientato in una calda domenica pomeriggio degli anni ’70, quando un gruppo di amici si riunisce per organizzare una festa da ballo. Il palcoscenico riproduce un’atmosfera di spensieratezza tipica di quell’epoca, in cui la musica e il ballo avevano un significato cruciale nella vita sociale dei giovani. La preparazione della festa si trasforma in un momento di condivisione e divertimento, ma le dinamiche familiari entrano presto in gioco, con i genitori che si oppongono alle richieste delle figlie di partecipare all’evento.

Gag e amori sullo sfondo della festa

Durante la serata, si sviluppano situazioni esilaranti che coinvolgono intrighi amorosi e storie di amicizia, tutte incorniciate da una colonna sonora iconica che ha segnato la cultura musicale di quegli anni. Attraverso una scrittura vivace e dialoghi brillanti, lo spettatore può rivivere le emozioni e le incertezze tipiche dell’adolescenza, dove la danza diventa non solo un momento di svago, ma anche il palcoscenico di incontri e fraintendimenti. Gli approcci amorosi, le risate e le gag riusciranno a mantenere alta l’attenzione, creando un’atmosfera di festa che accompagnerà tutto lo spettacolo.

La compagnia Acta Est Fabula

Radici nel territorio e passione per il teatro

Acta Est Fabula è una compagnia teatrale di Anagni, nota per la sua dedizione nel portare in scena opere che riflettono il contesto culturale e sociale attuale, attraverso una combinazione di testi originali e opere del repertorio della commedia italiana. Fondata con l’intento di proporre spettacoli che siano non solo un intrattenimento, ma anche un’esperienza culturale, Acta Est Fabula si distingue per la sua capacità di ridere e far ridere, affrontando tematiche di significativa rilevanza.

Impegno e creatività sul palcoscenico

La compagnia si propone di divertire il pubblico, senza dimenticare il valore dello scambio culturale che il teatro rappresenta. Sotto la direzione di Emilio Cacciatori, l’opera “Non spegnete quella luce” riflette perfettamente l’approccio di Acta Est Fabula: ogni performance vuole essere un momento di gioia che coniuga arte, cultura e intrattenimento. La scelta di una location come il Teatro Marconi, un’importante istituzione culturale di Roma, rende l’evento ancor più significativo, facilitando l’incontro tra le generazioni e il dialogo tra arte e spettatori.

Il cast: talenti in scena

Un ensemble di attori talentuosi

Lo spettacolo “Non spegnete quella luce” vanta un cast ricco e variegato, composto da nomi noti del panorama teatrale, tra cui Gianna Vari, Franco Stazi, Ettore Manicuti, e molti altri. Questa combinazione di talenti contribuisce a creare un’atmosfera coinvolgente sul palcoscenico, dove ciascun attore interpreta un ruolo che esprime al meglio le dinamiche relazionali tra i personaggi.

La sinergia tra talento e regia

Sotto la direzione attenta di Emilio Cacciatori, il cast di “Non spegnete quella luce” riesce a portare in scena le emozioni e le complessità dei legami umani in maniera autentica. Ogni attore, grazie alla propria esperienza e capacità interpretativa, arricchisce una trama già vivace di per sé. Le performance promettono di offrire risate, riflessioni e, soprattutto, un forte senso di comunità, fondamentale per qualsiasi evento teatrale.

L’appuntamento del 21 e 22 settembre 2024 si presenta come un’opportunità per rivivere un’epoca gloriosa e per riscoprire, attraverso il teatro, l’importanza delle relazioni umane e del divertimento condiviso.