Ultimo aggiornamento il 12 Novembre 2024 by Emiliano Belmonte
Hanno cercato di ottenere un prestito di alcune migliaia di euro presso un ufficio Poste Italiane in via Anastasio II, nel quartiere Aurelio di Roma, ma i due truffatori sono stati fermati grazie all’intervento della polizia postale. Il piano prevedeva che uno dei complici, un uomo di 61 anni, si spacciasse per un alto prelato per convincere il personale dell’ufficio a concedere il finanziamento. Il tentativo, però, è stato sventato grazie alla segnalazione dei servizi di sicurezza dell’ente, che ha permesso agli agenti di intervenire in tempo, cogliendo i truffatori sul fatto.
Documenti falsi e una postepay intestata al “vescovo”
Il falso prelato era munito di un documento d’identità falsificato, intestato a un vescovo, che intendeva usare per completare la truffa. L’obiettivo era ottenere l’accredito della somma su una postepay intestata proprio al sedicente religioso. L’intervento degli agenti, avvenuto nella mattinata di martedì 12 novembre, ha rivelato il piano grazie ai controlli avviati presso diversi uffici postali della capitale, un’operazione che ha portato all’arresto del finto prelato e alla denuncia a piede libero del suo complice.
I precedenti penali dei due truffatori
Entrambi i protagonisti dell’inganno sono noti alle autorità per precedenti penali legati alla truffa. Il finto religioso, infatti, aveva già tentato di evitare procedimenti giudiziari inviando alla procura un certificato di morte falso a suo nome, nel tentativo di far archiviare i casi pendenti. Anche il secondo uomo, anch’egli pregiudicato per truffa, in passato è stato trovato in possesso di falsi tesserini dei carabinieri del Nas, confermando una lunga carriera nel mondo delle frodi.
Le forze dell’ordine proseguono le indagini per verificare se la coppia sia coinvolta in ulteriori casi di truffa.