Ultimo aggiornamento il 9 Gennaio 2025 by Emiliano Belmonte
Roma, ecco le nuove ‘zone rosse’: controlli a tappeto da Termini al Tuscolano. Cosa rischi se violi le regole
L’ordinanza che cambia il volto della città
Da ieri è in vigore un provvedimento firmato dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini, che istituisce due aree di “controllo rafforzato” – ribattezzate comunemente “zone rosse” – in cui le forze dell’ordine potranno intervenire con maggiore incisività. La misura, destinata a durare due mesi (ma prorogabile se necessario), coinvolge diversi corpi di polizia, tra cui Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale.
L’obiettivo principale? Contrastare reati predatori, spaccio di sostanze stupefacenti e situazioni di degrado che si sono ripetutamente verificati in queste aree.
Dove scatteranno i controlli: la nuova mappa della Capitale
Il provvedimento interessa due zone principali:
- Area Termini-Esquilino
Comprende le vie limitrofe alla Stazione Termini, come via Giovanni Giolitti, via Giovanni Amendola, via Filippo Turati, via Daniele Manin, via Vincenzo Gioberti, nonché le strade che ruotano intorno a Piazza Vittorio Emanuele II (via Bettino Ricasoli, via La Marmora, via Carlo Cattaneo, via Enrico Cialdini, via Urbano Rattazzi, ecc.).
L’attenzione si concentra specialmente su piazza dei Cinquecento, dove convergono bus, metropolitana e taxi. - Quadrante Tuscolano
Le misure riguardano le immediate vicinanze della stazione Tuscolana: via Monselice, via Adria, via Tuscolana (zona del civico 212), via Mestre, piazza Ragusa.
Qui i pattugliamenti saranno intensificati per arginare lo spaccio di stupefacenti e i furti segnalati di frequente dai residenti.
Come funzionano i controlli: divieti e allontanamenti
In queste aree, la Prefettura ha stabilito una serie di restrizioni volte a impedire la concentrazione di persone ritenute pericolose:
- Stop allo stazionamento molesto: chi assume comportamenti aggressivi o insistenti e già risulta denunciato per determinati reati (spaccio, furti con strappo, rapine) potrà essere allontanato.
- Pattuglie incrementate: gli agenti, supportati da dispositivi di videosorveglianza potenziati, saranno in grado di monitorare h24 la situazione, intervenendo tempestivamente.
- Sanzioni severe: chi trasgredisce, tornando ripetutamente nella zona da cui è stato allontanato, rischia sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, provvedimenti di natura penale.
Durata e possibili proroghe
Secondo quanto riportato dall’ordinanza, le misure resteranno in vigore per due mesi, ma potranno subire proroghe se ritenuto necessario. La situazione verrà analizzata attraverso verifiche periodiche con le forze di polizia, per valutare se i fenomeni criminali siano in calo oppure se le “zone rosse” debbano estendersi o restare operative oltre la scadenza iniziale.
L’ordinanza firmata dal prefetto Giannini rappresenta un ulteriore giro di vite per garantire sicurezza e legalità in alcune delle aree più critiche di Roma. Termini, Esquilino e Tuscolano sono soltanto le prime “zone rosse” destinate a sperimentare questa linea dura, ma il provvedimento potrebbe allargarsi anche ad altri quartieri se i reati non dovessero diminuire.
Nel frattempo, residenti e commercianti osservano con attenzione lo sviluppo di queste misure, tra la speranza di vedere finalmente un miglioramento nella qualità della vita e il timore di eventuali disagi legati a controlli troppo invasivi.