Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
markdown
La crescente diffusione dei bed and breakfast nel cuore di Roma ha spinto il Comune di Roma Capitale a considerare misure restrittive. Il Campidoglio, attraverso una proposta di modifica delle norme tecniche del Piano Regolatore Generale, mira a tutelare il Centro Storico, una delle aree più preziose e visitate della città. La sfida di bilanciare il turismo con la protezione del patrimonio urbano e sociale si fa sempre più complessa.
Nuove norme per i B&B: cosa prevede il progetto del Campidoglio
Il Campidoglio ha recentemente presentato una bozza di modifica alle norme relative all’uso ricettivo degli immobili. Come riportato da fonti locali, fra le proposte vi è il divieto di frazionare abitazioni per la creazione di mini-alloggi, una misura che si colloca in un contesto di tutela della qualità abitativa nelle zone storiche. Inoltre, la proposta prevede che non sia più possibile accorpare diverse unità abitative all’interno di edifici storici per destinarli all’uso ricettivo. Tali restrizioni hanno lo scopo di preservare l’integrità dei palazzi antichi e delle aree residenziali, evitando un eccessivo affollamento di turisti.
Un altro punto importante della bozza riguarda il divieto di convertire ville storiche e aree verdi private in appartamenti per affitti brevi. Questa norma si propone di mantenere la caratteristica storica e paesaggistica di certi luoghi, salvaguardando al contempo gli interessi dei residenti. Infine, il progetto contempla l’istituzione di un regolamento cittadino per identificare le zone più “sature” in cui non è più possibile aprire nuovi B&B, rispondendo così a una domanda di gestione del territorio sempre più urgente.
Le sfide legali e le esperienze di altre città
Affrontare la questione della regolamentazione dei B&B non è affatto semplice. Le esperienze di altre città, come Firenze, hanno dimostrato che le resistenze legali possono rappresentare un ostacolo significativo. Infatti, lo scorso anno Firenze ha dovuto rinunciare a misure simili a quelle ora proposte da Roma a causa della pioggia di ricorsi legali da parte degli operatori del settore.
Maurizio Veloccia, l’assessore all’Urbanistica di Roma, ha sottolineato che la legge regionale sul turismo del Lazio consentirebbe alla capitale di attuare misure specifiche per regolare gli affitti brevi. Tuttavia, tali interventi devono tener conto del diritto di proprietà privata e della libertà di iniziativa economica, creando così un equilibrio difficile da raggiungere. Queste considerazioni pongono interrogativi sulla fattibilità pratica delle nuove normative.
Il piano del Campidoglio per maggiore autonomia
In attesa di un intervento normativo a livello nazionale che possa dare maggiori poteri ai comuni, il Campidoglio sta esplorando l’opzione di un proprio regolamento specifico per la gestione dei B&B. L’assessore al Turismo, Alessandro Onorato, ha richiesto al governo di ampliare i poteri dei comuni in questo ambito, segnalando che l’attuale legislazione non consente una regolamentazione efficace del settore extra alberghiero, che costituisce una parte predominante del mercato turistico.
La necessità di tali poteri è resa ancor più urgente dall’imminente Giubileo di Roma, evento che attira una vasta affluenza di pellegrini e turisti. Già prima del Giubileo, la questione dei B&B abusivi e della loro regolamentazione ha destato l’attenzione dell’amministrazione comunale, impegnata in un’opera di controllo e monitoraggio.
Il contrasto agli affitti abusivi e la tassa di soggiorno
Con l’afflusso atteso di visitatori per il Giubileo, il Comune di Roma si trova davanti a un incremento delle pressioni sulla gestione dei B&B. Alessandro Onorato ha chiesto di poter aumentare la tassa di soggiorno nei quartieri centrali, proponendo al contempo una riduzione di tale carico nelle aree meno turistiche. Questo approccio differenziato sulla tassa di soggiorno mira a rendere la gestione del turismo più sostenibile e equa.
Parallelamente, il Campidoglio ha avviato intensificati controlli per scovare B&B operanti senza le necessarie licenze. Si stima che l’evasione fiscale legata ai bed and breakfast sia compresa tra i 20 e i 40 milioni di euro annui, un dato che mette ulteriormente in evidenza quanto bisogno ci sia di una regolamentazione capillare ed efficace.
Roma si trova quindi a un bivio cruciale, in cui si gioca la salvaguardia del suo patrimonio urbano e la gestione di un settore turistico sempre più in crescita e variegato. L’impegno del Comune è quello di trovare un equilibrio fra protezione del tessuto urbano e delle sue storie, e la vivacità e l’accoglienza che il turismo porta con sé.