Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Il consiglio di Roma Capitale si appresta a discutere la delibera riguardante la modifica delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale del 2008, un provvedimento destinato a influenzare significativamente il futuro del centro storico della Capitale. L’argomento di particolare rilevanza è la gestione degli affitti brevi, un fenomeno che ha sollevato preoccupazioni per la “turistificazione” che ha interessato numerosi rioni romani. Gli abitanti e le associazioni locali lanciano un appello al sindaco Roberto Gualtieri affinché si approvi rapidamente il Regolamento dedicato, evidenziando la necessità di un intervento concreto volto a tutelare le aree storiche e a garantire qualità della vita ai cittadini.
I rioni romani e la crisi della “turistificazione”
Il fenomeno diffusivo degli affitti brevi
Negli ultimi anni, la crescita esponenziale degli affitti brevi nel centro di Roma ha contribuito a una forte trasformazione sociale ed economica. I rioni storici, un tempo vivi e popolati da residenti, vedono sempre più lo spazio urbano dedicato ad ospitare turisti. Questo trend, incentivato da piattaforme online, ha portato a una progressiva diminuzione della popolazione residente e a un aumento del costo della vita. Negli ultimi periodi, esponenti della maggioranza di centrosinistra hanno riconosciuto la necessità di arginare questa tendenza, che ha comportato una crescente pressione su infrastrutture e servizi pubblici.
In questo contesto, il GRoRAB, il Gruppo Romano Regolamentazione Affitti Brevi, ha avviato un’iniziativa di sensibilizzazione per richiedere un intervento normativo. La situazione si presenta complessa: molti residenti denunciano come la qualità della vita nelle loro comunità sia stata compromessa dall’intensificarsi di flussi turistici non controllati. La richiesta di un Regolamento per gli affitti brevi è quindi diventata un tema centrale del dibattito pubblico, nonostante le difficoltà politiche nell’implementazione di misure adeguate.
Le richieste del GRoRAB e il manifesto estivo
Il GRoRAB ha lanciato una petizione, già sottoscritta da mille cittadini, per illustrare le proprie istanze alla giunta comunale. La loro posizione si fonda sull’esigenza di ripristinare condizioni di vivibilità che risultano sempre più compromesse. Il manifesto diffuso dall’associazione elenca una serie di misure urgenti da adottare, tra cui l’introduzione di un nuovo Regolamento sugli affitti brevi che tenga conto delle specifiche realtà urbane e delle peculiarità del tessuto storico architettonico.
Tra le proposte figurano la definizione di indici di saturazione per determinare i limiti di affitti brevi nelle varie aree della città, e la stabilizzazione di soglie massime di giornate annue consentite per l’esercizio di queste attività. La richiesta è anche di un controllo su eventuali nuove autorizzazioni legate a locazioni turistiche, in particolare in zone di rilevanza storica e culturale, come quelle dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Le intenzioni politiche e le promesse di regolamentazione
Un accordo in vista nella maggioranza
Dalla parte politica, i segnali sono incoraggianti. Alcuni rappresentanti della giunta, come Yuri Trombetti del PD, hanno espresso l’intento di inserire nella delibera un chiaro riferimento a regolamenti che identifichino le aree di saturazione. Tale approccio sarebbe una risposta diretta all’assenza di una regolamentazione nazionale, con l’obiettivo di limitare l’apertura di nuove case vacanza nelle zone già saturate.
Trombetti ha espresso l’intenzione di presentare un Ordine del Giorno collegato alla delibera, in modo da garantirsi ambiti temporali precisi: “Entro 4-6 mesi, la giunta dovrà deliberare”, ha affermato, sottolineando l’impegno del sindaco e dell’assessorato all’Urbanistica. Tuttavia, resta vivo il timore di molti cittadini circa la possibilità che i tempi e le modalità di attuazione di queste misure siano rispettati e sostenuti dall’effettivo intervento politico.
La lettera aperta al sindaco
Un gruppo di cittadini ha deciso di far sentire la propria voce scrivendo una lettera al sindaco Gualtieri. In essa si denuncia non solo l’insufficienza delle misure adottate finora dal governo nazionale, ma si sollecita anche l’amministrazione capitolina a intervenire. La lettera rivela la necessità di un dialogo aperto e costruttivo tra i cittadini e l’amministrazione per affrontare il problema della clientelizzazione e della qualità della vita nella Capitale.