Roma in allerta: incendi dolosi in aumento, scattano le misure di emergenza al Campidoglio - Occhioche.it
A Roma, la crescente frequenza degli incendi ha sollevato preoccupazioni significative, costringendo il Campidoglio a rispondere con effettive contromisure. Recenti roghi hanno devastato aree come Ponte Mammolo, Monte Mario, Magliana, Ponte di Nona e Prenestino, segnalando un’emergenza che non può essere trascurata. Le autorità civili stanno lavorando per migliorare la sorveglianza e il monitoraggio delle aree a rischio, implementando strategie concrete per limitare i danni.
Giovedì 1 agosto, il Centro Operativo Comunale della protezione civile di Roma Capitale ha svolto un incontro cruciale per valutare le misure necessarie per il contenimento del rischio incendi. Durante la riunione, è emersa la proposta di istituire una task force dedicata ai parchi, composta da agenti della polizia locale, rappresentanti di ARPA , Roma Natura e membri della protezione civile. Questo team avrà come obiettivo primario l’intensificazione dell’applicazione dell’ordinanza 59, che prevede controlli più rigorosi sui fondi privati, per assicurarsi che siano liberi da rifiuti e conformi alle normative vigenti.
L’ordinanza 59, in vigore per prevenire gli incendi, richiede ai proprietari di terreni di mantenere le proprie aree pulite e prive di materiali infiammabili. Se le misure di controllo non vengono rispettate, potrebbero scattare sanzioni. La task force mira a garantire che l’ordinanza venga applicata in modo efficace, concentrandosi in particolare sulle aree più vulnerabili della città, dove il rischio incendi è più elevato. Attraverso un monitoraggio costante, le autorità intendono prevenire inneschi accidentali e affrontare tempestivamente le situazioni potenzialmente pericolose.
Nel corso di un recente comitato di pubblica sicurezza, il prefetto Lamberto Giannini ha sollecitato i presidenti dei municipi a condurre una mappatura dettagliata delle aree con discariche abusive e insediamenti non autorizzati. Gli amministratori locali hanno la responsabilità di identificare le zone più critiche e sviluppare un piano operativo che possa ridurre i rischi associati a questi fenomeni. Questa mappatura è essenziale per gestire le emergenze legate agli incendi, sia per definire priorità di intervento sia per pianificare strategie efficaci di risanamento.
Oltre alla mappatura delle discariche abusive, il comitato ha anche discusso l’importanza di affrontare la questione abitativa. La creazione di soluzioni per le persone che risiedono in baraccopoli abusive è una sfida che non può essere ignorata. È fondamentale trovare alternative per coloro che vivono in condizioni precarie, migliorando così la loro situazione e contribuendo a ridurre il rischio incendi spesso associato a queste aree.
Le autorità sanitarie e ambientali hanno esaminato gli effetti degli incendi che hanno colpito Ponte Mammolo e Monte Mario. Per quanto riguarda l’incendio di Ponte Mammolo, la ASL ha confermato l’efficacia delle misure di previsione adottate nell’ordinanza sindacale, ritenendo non necessarie ulteriori prescrizioni. Tuttavia, l’incendio di Monte Mario ha presentato complicazioni, in quanto le fiamme hanno interessato aree boschive.
Attualmente, le operazioni di spegnimento continuano, con la partecipazione attiva del personale di protezione civile. In risposta ai timori per la qualità dell’aria, ARPA ha previsto il posizionamento di un campionatore ambientale, mentre la ASL Roma 1 attendono i risultati dei campionamenti per determinare eventuali interventi aggiuntivi per tutelare la salute dei cittadini. La raccolta di dati accurati sarà fondamentale per garantire una risposta tempestiva e adeguata.
Le autorità competenti hanno intrapreso un’indagine formale sul rogo di Ponte Mammolo, avendo aperto un fascicolo presso la procura. Durante il comitato per l’ordine e la sicurezza, è emersa la possibilità di una motivazione dolosa per l’incendio, che ha avuto origine da un’area adiacente a un territorio già colpito da un incendio in passato. Durante l’incendio, sono stati coinvolti diversi materiali, tra cui rottami di auto, contribuendo al rilascio di sostanze tossiche nell’atmosfera.
Il sindaco Gualtieri ha emesso un’ordinanza che impone alla Nik Immobiliare di smaltire i rifiuti nell’area, pena l’intervento d’ufficio del dipartimento capitolino competente. Nonostante le misure previste, l’incendio ha dimostrato la fragilità del sistema di gestione dei rifiuti nella zona. Inoltre, è emerso che la presenza di discariche abusive non era mai stata segnalata come critica dai guardiaparco regionali.
Parallelamente, la procura di Roma sta conducendo un’inchiesta riguardante l’incendio di Monte Mario. Il procuratore capo ha organizzato un sopralluogo nella zona colpita, dove sono stati evacuati in via precauzionale alcuni residenti a causa della gravità della situazione. La rapidità di diffusione delle fiamme e l’estensione dell’area interessata sono elementi che suscitano preoccupazione.
Attualmente, le cause sono ancora in fase di accertamento e non si esclude la mano dolosa. I pubblici ministeri attendono il rapporto preliminare dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine per formulare una valutazione accurata. Le prime segnalazioni indicano che potrebbero esserci stati almeno tre focolai distinti, suggerendo un’azione deliberata da parte di ignoti. La situazione rimane sotto attenta osservazione da parte delle autorità, mentre si proseguono le indagini per garantire la sicurezza pubblica.
Scopri il fascino della Puglia immersi nella natura della Valle d'Itria La Pasqua è il…
A Roma, un nome spicca su tutti quando si parla di dolci lievitati: Spiga d’Oro…
La linea Freschissimi di Bosco Mar offre una selezione eccellente di verdure, come asparagi, mix…
Workshop a Milano sulla prevenzione della violenza di genere, con esperti che discutono supporto alle…
Papa Francesco autorizza la beatificazione di Salvo D'Acquisto, vicebrigadiere dei Carabinieri, per il suo eroico…
Un'esperienza gastronomica unica per scoprire i sapori del Lazio Dal 28 febbraio al 2 marzo…