Roma in crisi: dopo quattro giornate senza vittorie, si accendono i campanelli d’allerta

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Roma in crisi: dopo quattro giornate senza vittorie, si accendono i campanelli d'allerta - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 17 Settembre 2024 by Redazione

La situazione in casa Roma è diventata critica. Con un inizio di campionato avaro di successi, i giallorossi si trovano a dover affrontare sfide importanti sia in campo che a livello dirigenziale. Questo articolo analizza la difficile partenza della squadra di Daniele De Rossi e il suo impatto sull’ambiente romano, evidenziando gli aspetti culturali e sportivi che caratterizzano questo inizio di stagione.

la partenza deludente della roma

un avvio da dimenticare

È un dato di fatto che la Roma ha iniziato il campionato con zero vittorie nelle prime quattro giornate, un evento che si verifica solo per la quarta volta nella sua storia. Una statistica che fa riflettere e preoccupa i tifosi, soprattutto alla luce del fatto che in passato solo in un’occasione la squadra è riuscita a risollevarsi, chiudendo al terzo posto nella stagione 1974/75. In un panorama calcistico contemporaneo, quell’inaspettato piazzamento significherebbe garantire alla Roma l’accesso alla Champions League, un sogno che appare ora distante.

Questo inizio di stagione è particolarmente scoraggiante, considerando che la squadra ha raccolto un punto in meno rispetto alla scorsa annata, quando l’addio di José Mourinho aveva sollevato molte critiche da parte di esperti e tifosi. L’assenza di vittorie ha acceso preoccupazioni anche in virtù della risposta del mercato, ritenuto promettente ma che ad oggi non ha portato risultati tangibili sul campo.

le difficoltà di daniele de rossi

Daniele De Rossi, subentrato come allenatore a stagione inoltrata e artefice di un bello passo in avanti l’anno scorso, si trova ora in una posizione delicata. La sua media punti si è drasticamente abbassata: nelle ultime dodici partite, inclusa l’Europa League, il bilancio è sconfortante, con una sola vittoria ottenuta contro il Genoa all’Olimpico. La partita contro il medesimo avversario ha sollevato non pochi interrogativi, soprattutto considerando il gol del pareggio subito al novantesimo minuto, che ha messo in risalto le fragilità della squadra.

Le scelte tattiche adottate da De Rossi durante le partite sono state criticate, con le sostituzioni che non sembrano aver dato solidità, portando invece la squadra a rimanere ingabbiata nella propria metà campo. La formazione schierata contro l’Empoli, in particolare, ha mostrato segni di disorganizzazione e confusione, evidenziando carenze sia sotto il profilo strategico che nella realizzazione delle idee di gioco.

la pressione sulla dirigenza e sul progetto sportivo

friedkin e la fiducia in de rossi

Nonostante il malcontento crescente tra i tifosi e la pressione esercitata dai bookmakers, la dirigenza Friedkin rimane salda nelle sue decisioni. I nuovi proprietari, arrivati a Ciampino con un bagaglio di speranze e ambizioni, hanno confermato la loro fiducia in De Rossi, concordando su un contratto triennale che sottolinea la volontà di costruire un progetto solido, anche in un contesto di difficoltà iniziali.

La presenza di De Rossi, simbolo di una Roma vincente, può risultare ambivalente. Mentre molti vedono in lui l’anima della squadra, altri mettono in discussione la sua preparazione per ricoprire un ruolo così delicato. I Friedkin, però, sembrano convinti che il tecnico possa portare a compimento il processo di crescita della squadra e hanno ribadito il loro sostegno in un incontro recente a Trigoria.

le difficoltà nella costruzione della rosa

Un altro aspetto cruciale sono le difficoltà legate alla costruzione della rosa. De Rossi ha dovuto affrontare la sfida di implementare un nuovo sistema di gioco, passando dal 4-3-3 al 3-5-2, ma senza avere a disposizione i giocatori necessari per attuare tale cambio di strategia. Accuse di inesperienza per mancanza di preparazione nell’inserire i nuovi acquisti sono già emerse, con diversi rinforzi giunti in rosa solo all’inizio della stagione, il che ha complicato i piani dell’allenatore.

In aggiunta, l’assenza di un difensore centrale di qualità ha creato ulteriore confusione nella retroguardia. I tifosi si domandano se l’investimento in giocatori, come Le Fée, fosse giustificato o se sarebbe stato più saggio concentrare le risorse su altri reparti, come un esterno destro. Questi dettagli hanno amplificato le insoddisfazioni, creando un’atmosfera di incertezza attorno al futuro della squadra.

tensione da affrontare: la sfida a venire

il bisogno di risultati immediati

Ora, tutte le attenzioni sono puntate sulla capacità di De Rossi di affrontare le prossime partite in programma, decisive per il proseguo della stagione. Gli incontri contro Udinese e Venezia all’Olimpico si preannunciano come momenti chiave: si tratta di occasioni imperdibili per iniziare a invertire la rotta e conquistare la fiducia di un pubblico crescente di disillusi.

Il club rimane consapevole dell’importanza delle prossime sfide, e il tifo romanista si aspetta risposte immediatamente tangibili. Nel calcio, il tempo è un lusso che spesso non viene concesso, e la Roma ha la necessità di ritrovare la sua dimensione nei prossimi turni di campionato per evitar di scivolare ulteriormente nella crisi. Gli occhi di tutti, sostenitori e critici, sono ora rivolti verso De Rossi e alla squadra: il futuro è da scrivere e ci si augura possa escludere il capitolo di un disastroso inizio di stagione.

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