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Roma, la ex fiera si prepara a rinascere: presentato il progetto di rigenerazione urbana

In un contesto di attesa e rinnovato interesse, il progetto di rigenerazione urbana per l’ex Fiera di Roma ha finalmente preso forma. Questa importante area, trascurata e in stato di abbandono per anni, è al centro di un innovativo piano di trasformazione che promette di riportare vita e servizi alla città. Durante la presentazione del concorso internazionale, avvenuta il 6 settembre, le autorità locali hanno delineato i prossimi passi per restituire alla comunità uno spazio vitale e funzionale.

La storia della ex Fiera di Roma: un luogo di eventi e incontri

La ex Fiera di Roma ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per eventi, mostre e congressi. Nasce come uno spazio pensato per accogliere le dinamiche economiche e culturali della città, attirando visitatori e imprenditori da ogni angolo del mondo. Tuttavia, con il passare degli anni e il cambiamento delle necessità urbanistiche, quest’area ha vissuto un lungo periodo di oblio, culminato in una progressiva dequalificazione degli edifici e degli spazi circostanti.

Dai grandi eventi ai congressi politici, la fiera era un simbolo di vivacità e di interazione sociale. Oggi, dopo anni di degrado e abbandono, l’ex Fiera si presenta come un luogo che necessita di un urgente intervento di rivitalizzazione. La speranza dei cittadini è che il nuovo progetto di rigenerazione possa restituire all’area l’importanza e la centralità che merita, creando nuove opportunità di incontro e di sviluppo.

La presentazione del progetto: attori coinvolti e tempistiche

La presentazione del progetto “La città della gioia” ha visto la partecipazione di diversi esponenti politici e tecnici, tra cui il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia. Durante l’incontro, Gualtieri ha dichiarato che finalmente si è sbloccata una situazione stagnante da troppo tempo. La presentazione si è svolta in un’atmosfera di entusiasmo, nei confronti di un piano che promette cambiamenti significativi per la comunità.

L’assessore Veloccia ha fornito dettagli cruciali sulle tempistiche, riferendo che le demolizioni inizieranno entro dicembre 2024 o febbraio 2025, con l’obiettivo di vedere la posa della prima pietra entro il 2026. Questo piano ambizioso nasce dall’accordo siglato nel settembre 2023 tra Roma Capitale e Orchidea srl, proprietaria dell’area, dando vita a una nuova visione per questo spazio urbanistico.

Dettagli del progetto “La città della gioia”

Il progetto, sviluppato da un team di architetti e ingegneri, si distingue per il suo approccio sostenibile e innovativo. Intitolato “La città della gioia”, il nome richiama al celebre romanzo di Dominique Lapierre, suggerendo un profondo legame con il benessere della comunità. Con l’intento di integrare la nuova area nel tessuto urbano esistente, il progetto si basa su una riqualificazione che abbia a cuore l’ambiente e il socializzare.

La pianificazione prevede di dedicare il 50% delle superfici disponibili a spazi verdi e servizi. Questo non solo migliorerà la qualità della vita degli abitanti, ma contribuirà anche a creare un ambiente più salubre e accessibile. Inoltre, all’interno dell’area sono previste due nuove piazze pubbliche, completamente pedonali, che diventeranno luoghi di incontro e relax. La ristrutturazione includerà anche 35.000 metri quadri destinati a uso residenziale, di cui è previsto un buon numero di alloggi a carattere sociale per garantire un’adeguata inclusione.

L’impatto sulla comunità e sulla città

La trasformazione dell’ex Fiera di Roma rappresenta un’opportunità non solo per la riqualificazione di un’area urbanistica in difficoltà, ma anche per il rafforzamento dell’identità cittadina. Con la creazione di spazi pubblici e la valorizzazione della socializzazione, il progetto “La città della gioia” promette di attrarre visitatori e residenti, riempiendo un vuoto presente da anni.

Il piano finale si propone di restituire alla cittadinanza un luogo che incoraggi la partecipazione attiva e la comunità, con servizi che possano soddisfare le esigenze quotidiane. Non resta che attendere l’inizio dei lavori per vedere come un pezzo importante del patrimonio urbano possa tornare a essere protagonista nella vita di Roma.

Luisa Pizzardi

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