Roma ospita l’84° congresso internazionale della Società Dante Alighieri con mostre e installazioni

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Roma ospita l'84° congresso internazionale della Società Dante Alighieri con mostre e installazioni - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 by Redazione

In un momento di celebrazione della cultura e della lingua italiana, Roma accoglie l’84° congresso internazionale della Società Dante Alighieri, evento che si svolgerà dal 12 al 14 settembre. Presso Palazzo Firenze, storica sede della società, i visitatori potranno esplorare due esposizioni affascinanti e un’installazione artistica, tutte dedicate a temi che uniscono tradizione e innovazione culturale.

Mostra ‘Atlas – Atlante di Borges’: un viaggio visivo tra parole e immagini

L’evento principale di quest’edizione del congresso è sicuramente la mostra ‘Atlas – Atlante di Borges’, che sarà inaugurata sabato 14 settembre alle ore 15. Questo omaggio allo scrittore argentino Jorge Luis Borges e alla sua compagna Maria Kodama è un’eccezionale raccolta di fotografie in bianco e nero e a colori, provenienti dalla Fundación Internacional Jorge Luis Borges di Buenos Aires. La selezione di circa trenta immagini documenta i viaggi della coppia durante gli anni Settanta e Ottanta, esplorando diverse nazioni tra cui America Latina, Stati Uniti, Europa, Giappone e Nord Africa.

Queste fotografie non sono soltanto una narrazione visiva, ma sono arricchite da citazioni autografe dell’autore, che offrono uno sguardo più profondo sui suoi pensieri e la sua visione del mondo. La mostra si distingue anche per la presenza di pubblicazioni che approfondiscono il legame tra Borges e l’Italia, un aspetto fondamentale della sua opera letteraria. Un’ulteriore sezione video sarà dedicata ai materiali provenienti dalla Fundación, da Rai Teche e dalla Società Dante Alighieri, permettendo ai visitatori di immergersi ancor di più nell’universo borgesiano. La mostra sarà accessibile al pubblico fino al 10 ottobre, offrendo così l’opportunità di riflettere sul significato delle parole e delle immagini.

‘Pagine delle Dante 100’: un tributo al trimestrale della Società

La seconda mostra in programma è dedicata a ‘Pagine delle Dante 100’, una celebrazione dello storico trimestrale della Società Dante Alighieri che compie cent’anni. Questa esposizione, situata al piano nobile di Palazzo Firenze, è un viaggio attraverso la storia della rivista, che ha sempre rappresentato un importante punto di riferimento nella cultura italiana. I visitatori potranno ammirare numeri originali, lettere e documenti che testimoniano il ricco patrimonio editoriale della pubblicazione.

Le firme di illustri autori come Giovanni Gentile e Luigi Pirandello, che hanno contribuito significativamente nel corso degli anni, saranno messe in evidenza attraverso una selezione di articoli e testi che ne evidenziano l’eredità intellettuale. Questa mostra rappresenta non solo un atto di riconoscimento della storia della Società, ma anche un invito alla riflessione su come la comunicazione scritta abbia plasmato l’evoluzione del pensiero culturale in Italia e nel mondo.

Installazione ‘Un arazzo di parole’: un messaggio di integrazione e libertà

Accanto alle mostre fotografiche e editoriali, Palazzo Firenze ospita anche l’installazione ‘Un arazzo di parole’, commissionata dalla Società Dante Alighieri al laboratorio Coloriage. Questo progetto di sartoria sociale è realizzato da artigiani, migranti e rifugiati, il che conferisce all’opera un forte significato di integrazione e unità tra i popoli. L’installazione è composta da materiali di varie provenienze e tessuti di riuso, una scelta che simboleggia l’idea di “ricucire” i confini, usando l’arte come mezzo di comunicazione e coesione.

Sull’arazzo emerge la frase “La lingua italiana è lingua di libertà”, una citazione di Edith Bruck, scrittrice ungherese e vicepresidente della Dante Alighieri. Questo messaggio non è solo un’affermazione sulla bellezza della lingua italiana, ma anche un richiamo a tutti coloro che, nonostante le loro origini, scelgono di esprimersi nella nostra lingua, suggellando così un legame profondo e universale. L’installazione rappresenta un’opportunità unica per celebrare la diversità culturale e l’inclusione, centrando l’attenzione sulla lingua come ponte tra le culture.

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