Roma si prepara a regolamentare le comunità energetiche: novità per i tetti scolastici e l’ecologia

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Roma si prepara a regolamentare le comunità energetiche: novità per i tetti scolastici e l'ecologia - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 by Giordana Bellante

Roma sta intraprendendo un’importante iniziativa per promuovere l’uso delle energie rinnovabili attraverso un nuovo regolamento che prevede l’utilizzo dei tetti delle scuole e degli edifici comunali per la creazione di comunità energetiche. Questo progetto, che mira a soddisfare la crescente domanda di sostenibilità ambientale, è già in fase di avvio in alcuni municipi della capitale. Con una strategia mirata a garantire una gestione funzionale delle risorse energetiche rinnovabili, il Campidoglio si sta preparando al via libera dell’Assemblea Capitolina, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.

La necessità di un regolamento

Un passo avanti per le comunità energetiche

La proposta per il “Regolamento per la messa a disposizione di aree e impianti solari fotovoltaici comunali” è stata discussa nell’ultima seduta delle commissioni ambiente e Statuto di Roma Capitale. La presentazione di questo importante documento da parte del presidente della commissione ambiente, Giammarco Palmieri, è stata accolta come un passo fondamentale per lo sviluppo delle comunità energetiche. Un regolamento chiaro e dettagliato permetterà di semplificare e rendere più efficienti le procedure per l’utilizzo degli spazi pubblici, facilitando così l’accesso degli enti e dei cittadini a queste risorse.

Palmieri ha sottolineato che la scelta di condividere il patrimonio edilizio comunale non solo rappresenta un impegno verso l’uso responsabile delle risorse, ma anche un’opportunità per affrontare la crisi climatica in modo concreto. La creazione di comunità energetiche rinnovabili e solidali non è solo un’iniziativa ecologica, ma si pone anche come risposta a questioni sociali come la povertà energetica.

Roma in transizione ecologica

L’attenzione verso le comunità energetiche rinnovabili si inserisce in un contesto più ampio, quello dell’impegno della città per raggiungere la neutralità climatica. Roma è stata selezionata tra le 100 città europee per il programma “Horizon Europe” e sta attuando diverse strategie per contribuire al cambiamento climatico. L’ufficio di scopo “Cima”, istituito nel 2021, si occupa di attuare iniziative specifiche per promuovere le comunità energetiche rinnovabili e per educare la cittadinanza sui benefici di queste pratiche.

Nel bilancio del 2023 sono state allocate risorse dedicate a progetti che mirano a coinvolgere i cittadini nella creazione di comunità energetiche. Questa collaborazione tra istituzioni e cittadini rappresenta un passo necessario verso una maggiore consapevolezza e partecipazione attiva nei processi ecologici e sociali della città.

Roma guida le comunità energetiche in Italia

Un primato per il Comune

Il nuovo regolamento non solo rappresenta un passo significativo per Roma, ma posiziona la capitale italiana come pioniere in questo ambito. Con l’introduzione di linee guida chiare per l’utilizzo degli spazi pubblici, Roma è infatti il primo comune italiano a implementare un regolamento di questo tipo a favore delle comunità energetiche rinnovabili solidali. I consiglieri di Alleanza Verdi-Sinistra hanno definito questo risultato come “storico e straordinario”, sottolineando come esso contribuisca concretamente agli obiettivi di sostenibilità e giustizia sociale.

Le nuove norme consentiranno all’ufficio Clima di Roma di elaborare schemi di convenzione e avvisi pubblici, facilitando così il processo per la creazione di ulteriori comunità energetiche. All’approvazione dell’Aula Giulio Cesare seguiranno esperienze pionieristiche, con l’intenzione di replicare questo modello di partecipazione e uso sostenibile dell’energia.

La struttura delle comunità energetiche

Le comunità energetiche rinnovabili sono costituite da cittadini, enti locali e imprese che decidono di investire collaborativamente nell’installazione di impianti solari. Questo approccio consente ai partecipanti di condividere sia i costi che i benefici economici derivati dai risparmi sulle bollette energetiche. Oltre a ridurre il consumo di fonti fossili, queste comunità alimentano un modello di economia circolare, promuovendo l’uso di risorse rinnovabili.

Le comunità solidali, in particolare, sono progettate per garantire che i profitti generati dopo il recupero dei costi iniziali vengano reinvestiti in iniziative a favore dei membri della comunità, contribuendo così a un maggiore benessere sociale e a una distribuzione equa delle risorse energetiche.

Roma, con questa iniziativa, non solo si impegna a proteggere l’ambiente, ma si propone anche come modello di riferimento per altre città italiane, dimostrando che la transizione verso l’uso di energie rinnovabili può essere realizzata attraverso una collaborazione attiva tra istituzioni e cittadini.

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