Romaeuropa Festival omaggia ryūichi sakamoto con tre serate di celebrazione musicale unica

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Romaeuropa Festival omaggia ryūichi sakamoto con tre serate di celebrazione musicale unica - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

La grande musica giapponese si mette in mostra a Roma. Il Romaeuropa Festival dedica tre serate eccezionali al maestro ryūichi sakamoto, una delle figure più influenti della musica contemporanea, scomparso nel marzo 2023. Questo tributo non solo onora la sua eredità, ma rappresenta anche un’occasione imperdibile per riscoprire le sue opere più emblematiche, travolgenti e innovative. Le date dell’omaggio sono fissate per il 6 e 7 settembre, con un finale il 17 novembre, coinvolgendo artisti di fama internazionale e celebri collaborazioni.

Un tributo all’Auditorium Parco della Musica

Music for Film: il concerto inaugurale

Il primo evento della rassegna si svolgerà nella prestigiosa Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone il 6 settembre. La performance, intitolata “Music for Film”, vedrà la Brussels Philharmonic, composta da 90 talentuosi musicisti, eseguire alcune delle composizioni più celebri di Sakamoto per il cinema. Il maestro Dirk Brossé guiderà l’orchestra in una serata dedicata a questo grande compositore, che ha saputo unire emozioni e suoni in un modo originale e coinvolgente.

Il lavoro di Sakamoto ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale internazionale, e in particolare nelle colonne sonore, dove la sua maestria è emersa in modo struggente. Le sue colonne sonore, una fusione di stili e generi, raccontano storie usando le sole note, trasformando ogni film in un’esperienza multisensoriale. L’incontro tra l’orchestra e le melodie di Sakamoto promette di offrire una serata memorabile, ricca di impatto sonoro e profonda emozione.

L’evoluzione artistica e il percorso di Sakamoto

Sakamoto, pioniere della musica elettronica, iniziò la sua carriera nel 1983 con la celebre colonna sonora di “Furyo” , un film del regista Nagisa Oshima. La sua versatilità artistica lo portò a interpretare anche un ruolo al fianco di David Bowie, facendo di lui non solo un compositore, ma un artista eclettico nel panorama cinematografico internazionale. Negli anni, ha collaborato con registi di fama mondiale come Bernardo Bertolucci e Pedro Almodóvar, apportando il suo talento a opere iconiche come “L’ultimo imperatore” e “Tacchi a Spillo”.

La sua carriera si è sviluppata attraverso una continua innovazione, sperimentando in vari generi e collaborando con artisti diversi. Sakamoto ha di fatto segnato un’epoca nella musica, plasmandola in forme inedite e sorprendentemente belle. Le sue colonne sonore non sono soltanto accompagnamenti musicali, ma rappresentazioni emotive che elevano la narrazione cinematografica a nuove vette artistiche.

La proiezione di Opus al MAXXI

Celebrando l’ultimo concerto di Sakamoto

Il 7 settembre, l’omaggio proseguirà al MAXXI – Museo delle arti del XXI secolo, con la proiezione del film “Opus” di Neo Sora. Quest’opera rappresenta l’ultimo tributo di Sakamoto al suo pubblico, realizzato nel 2022 dopo una lunga assenza dalle scene. Il film non è solo una celebrazione della vita e del lavoro del maestro, ma anche una testimonianza della sua determinazione e passione per la musica.

In “Opus”, Sakamoto ha curato l’ordine dei venti pezzi eseguiti, rendendo l’esperienza unica per gli spettatori. Ogni brano è una riflessione del suo percorso artistico e un tributo alla sua capacità di restare in contatto con la sua essenza musicale. La registrazione rappresenta un viaggio attraverso le sue composizioni più significative, mentre lo spettatore viene condotto in un universo emotivo pieno di bellezza e profondità.

Un incontro tra passato e futuro artistico

Questo film-testamento non è solo un’opera da gustare, ma un modo per legare il passato del maestro con il futuro della musica. Attraverso questa proiezione, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi nella sua musica, riscoprendo l’intensità e la versatilità dei suoi lavori. L’incontro tra il maestro e il pubblico si trasformerà, in questo contesto, in un momento di condivisione di ricordi e di emozioni.

L’epilogo del festival: Continuum – In the spirit of ryūichi sakamoto

Un incontro di espressioni musicali

La chiusura del Romaeuropa Festival è fissata per il 17 novembre, quando nella Sala Santa Cecilia si esibiranno Christian Fennesz e Alva Noto, artisti di primo piano nel panorama della musica elettronica. “Continuum – In the spirit of ryūichi sakamoto” è il titolo della performance che si propone di dare voce all’eclettismo musicale di Sakamoto, evocando la sua capacità di unire natura e tecnologia attraverso il suono.

Questa serata sarà caratterizzata da una alternanza tra brani inediti e testimonianze di musicisti che hanno collaborato con Sakamoto lungo la sua carriera. L’incontro tra Fennesz, Noto e le loro innovative sonorità contribuirà a rendere omaggio all’innovazione e alla capacità di Sakamoto di trascendere i confini musicali. Ogni nota, ogni silenzio, sarà un richiamo al suo genio, celebrando l’impatto duraturo che ha avuto sulla musica e sulla cultura globale.

L’attenzione su un artista come Sakamoto non è solo una celebrazione della sua vita, ma anche un’opportunità per conoscere il potere trasformativo della musica nella nostra quotidianità. Con questo programma, Roma si afferma come una delle capitali culturali d’Europa, dimostrando come la musica possa unire le generazioni e ispirare il presente.

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