Il pastificio Rummo, noto per la sua pasta di alta qualità, è stato oggetto di una campagna di boicottaggio nel 2015 a seguito dei gravi danni subiti a causa di un’alluvione che ha colpito il Sannio. Tuttavia, la recente visita del vice premier Salvini allo stabilimento ha scatenato una nuova ondata di critiche sui social media. Cosimo Rummo, il titolare dell’azienda, ha espresso la sua sorpresa e delusione per questa campagna di boicottaggio in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, dicendo di essere “senza parole”.
Rummo ha sottolineato che non capisce il motivo di questa reazione negativa, considerando che anche altri politici, come Gentiloni quando era premier e Orlando da ministro, hanno visitato lo stabilimento in passato senza suscitare polemiche. Ha sottolineato che non chiede a nessuno la tessera di partito quando entra nella sua azienda, perché crede che le aziende abbiano un valore sociale e lavora con persone provenienti da tutto il mondo.
Il titolare del pastificio Rummo si è detto “dispiaciuto e meravigliato per il livello di democrazia e educazione che c’è in Italia”. Ha commentato che sembra di vivere in un “mondo alla rovescia”, ma non è preoccupato per gli effetti di questa campagna di boicottaggio, poiché crede che le persone sane di mente capiscano la situazione e continueranno a comprare la loro pasta di alta qualità.
Durante la sua visita allo stabilimento del pastificio Rummo, il vice premier Salvini ha espresso il suo interesse per gli investimenti a Benevento e ha chiesto di visitare l’azienda. Tuttavia, questa visita ha scatenato una campagna di boicottaggio sui social media, che ha sorpreso il titolare Cosimo Rummo. Rummo ha commentato sarcasticamente se avrebbe dovuto chiudere la porta in faccia al vice premier, sottolineando la sua incredulità per la reazione negativa.
Cosimo Rummo ha sottolineato il valore sociale delle aziende e il suo impegno nel lavorare con persone provenienti da tutto il mondo. Ha ricordato che nel 2015, dopo l’alluvione che ha colpito lo stabilimento, si è scatenata una campagna di solidarietà che ha contribuito a salvare l’azienda. Nonostante la campagna di boicottaggio, Rummo si dice fiducioso che le persone sane di mente capiscano la situazione e continueranno a sostenere il pastificio Rummo acquistando la loro pasta di alta qualità.
In conclusione, il pastificio Rummo è stato oggetto di una campagna di boicottaggio dopo la visita del vice premier Salvini allo stabilimento. Il titolare Cosimo Rummo si è detto sorpreso e deluso da questa reazione negativa, sottolineando il valore sociale delle aziende e il suo impegno nel lavorare con persone provenienti da tutto il mondo. Nonostante la campagna di boicottaggio, Rummo si dice fiducioso che le persone sane di mente continueranno a comprare la loro pasta di alta qualità.
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