Ultimo aggiornamento il 18 Febbraio 2025 by Francesca Monti
La tensione tra la Russia e l’Italia si intensifica, con la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha lanciato nuove accuse contro il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Questo nuovo attacco si inserisce in un contesto di rinnovata rivalità tra Mosca e Washington, mentre le relazioni diplomatiche tra i due paesi si stanno ridefinendo.
Le accuse di Zakharova
Il 5 febbraio, durante una conferenza a Marsiglia, Sergio Mattarella ha dichiarato che la storia degli anni Trenta ha visto prevalere la dominazione rispetto alla cooperazione, un’affermazione che ha suscitato la reazione di Maria Zakharova. La portavoce ha sottolineato che le parole del presidente italiano non possono rimanere senza risposta, affermando che la sua retorica ricorda le guerre di conquista del passato, paragonando l’attuale aggressione russa in Ucraina a quelle storiche. Questo attacco verbale è avvenuto in un momento in cui il Quirinale ha scelto di mantenere il silenzio, nonostante le pressioni per una risposta diplomatica.
Inoltre, la situazione è stata aggravata da attacchi informatici di tipo DDoS, attribuiti a gruppi filorussi, che hanno colpito diversi siti italiani, tra cui quelli di aeroporti e trasporti pubblici. Questi attacchi sono stati interpretati come una reazione diretta alle dichiarazioni di Mattarella, evidenziando un clima di crescente ostilità.
Attualmente, Mattarella si trova in visita ufficiale in Montenegro, dove oggi si svolgeranno colloqui con il presidente montenegrino Jakov Milatovic. Ieri, il presidente ha incontrato una rappresentanza della comunità italiana, dimostrando l’importanza delle relazioni bilaterali in un contesto di crescente tensione internazionale.
Il ruolo di Zakharova e le dinamiche di potere in Russia
Il discorso di Sergio Mattarella ha scatenato una reazione da parte di Maria Zakharova durante il programma ‘Domenica sera con Vladimir Solovyiv‘ su Rossija 1. Qui, la portavoce ha definito le affermazioni del presidente italiano come “blasfeme”, continuando a criticare il suo intervento. Fonti a Mosca hanno sottolineato che Zakharova non parla a nome del Cremlino, ma piuttosto per il proprio ministero, suggerendo che le sue parole potrebbero essere più un tentativo di affermare la propria posizione che un reale mandato del governo russo.
Alcuni analisti interpretano questo comportamento come un segnale di un rinnovato protagonismo di Zakharova, che cerca visibilità in un momento in cui le relazioni tra Mosca e Washington potrebbero subire un cambiamento significativo. La portavoce di Sergei Lavrov sembra voler assumere un ruolo di ‘falco’, alzando i toni per guadagnare credibilità all’interno dei circoli politici russi.
Questa interpretazione è supportata dal silenzio del Quirinale, che ha scelto di non rispondere alle provocazioni di Zakharova, resistendo alle pressioni interne per una reazione diplomatica. La situazione attuale sembra riflettere non solo le tensioni internazionali, ma anche le dinamiche interne alla politica russa, dove il protagonismo di figure come Zakharova potrebbe influenzare le future decisioni diplomatiche.
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