"S.S.Daley: il maestro del tailoring sensuale che unisce moda e letteratura" - avvisatore.it
Il giovane stilista londinese Steven Stokey-Daley, fondatore del brand S.S.Daley, ha fatto il suo debutto fuori dalla capitale britannica con una sfilata speciale durante Pitti Uomo 105. Durante l’evento, Stokey-Daley ha svelato la sua passione per la letteratura e come questa influenzi le sue creazioni.
Per la sua collezione autunno/inverno 2024/25, il designer si è ispirato al romanzo del 1911 di E.M.Forster, intitolato ‘A Story of A Panic’. Il racconto segue le avventure di un uomo in Italia insieme ai suoi amici turisti britannici, in una vacanza in cui i codici sociali vengono abbandonati e l’abbigliamento diventa leggero e svolazzante.
La sfilata si è svolta nel suggestivo Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, che è stato allestito con colonne in legno e pile di soffici cuscini bianchi. Stokey-Daley ha spiegato di essersi innamorato di questo luogo per la sua storia, in quanto era il luogo di incontro dei 500 governanti della città. Ha ritenuto che fosse il luogo perfetto per rappresentare la sua idea di democrazia applicata alla sua collezione.
Nella sua collezione, il designer ha reinterpretato i codici del suo stile, lavorando sull’eredità stilistica dell’Inghilterra per proiettarla nel futuro. Pigiami, uniformi e giacche cerate sono stati reinventati con il tocco unico di Stokey-Daley.
Durante il backstage della sfilata, Steven Stokey-Daley ha sottolineato l’importanza della letteratura nel suo processo creativo. Ha affermato: “Mi piace scrivere, e anche quando leggo prendo appunti e scrivo le mie note. Poi anche in base a quello che scrivo creiamo il moodboard di collezione“. La sua passione per la letteratura si riflette nelle sue collezioni, che spesso partono da un libro o da un racconto.
Per la collezione autunno/inverno 2024/25, Stokey-Daley ha scelto il romanzo di E.M.Forster come fonte di ispirazione. Ha trovato nel racconto del viaggio in Italia un modo per esplorare la libertà e l’abbandono dei codici sociali, che si riflette nell’abbigliamento leggero e svolazzante della collezione.
La scelta del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio come location per la sfilata non è casuale. Stokey-Daley ha spiegato che questo luogo rappresenta per lui un simbolo di democrazia. Ha dichiarato: “Qui si riunivano i 500 che governavano la città, ho pensato fosse perfetto per raccontare la mia idea di democrazia applicata alla collezione. Per me questo luogo è simbolo di democrazia“.
Attraverso la sua collezione, il designer ha voluto esprimere la sua visione di democrazia applicata all’abbigliamento. Ha reinterpretato i codici tradizionali, come pigiami, uniformi e giacche cerate, per creare capi che rappresentano la sua idea di libertà e individualità. La collezione di Stokey-Daley è un inno alla democrazia e alla possibilità di esprimere se stessi attraverso l’abbigliamento.
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