Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
La S.S. Lazio, rappresentata dal presidente Claudio Lotito, sta portando avanti discussioni con il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per la ristrutturazione dello stadio Flaminio. Questa iniziativa prevede un significativo aumento della capienza dello stadio, con l’obiettivo di trasformarlo in un impianto moderno capace di ospitare eventi nazionali e internazionali. Le negoziazioni stanno proseguendo con incontri regolari e soluzioni progettuali che mirano a rispettare le normative vigenti e a garantire il recupero di un’importante struttura sportiva della capitale.
Interessamento della S.S. Lazio per il Flaminio
A inizio luglio, il presidente Lotito ha comunicato ufficialmente al sindaco Gualtieri il suo interesse per lo stadio Flaminio. Nella sua lettera, Lotito ha indicato di aver avviato delle indagini preliminari e verifiche riguardanti la fattibilità di un progetto che possa riportare il Flaminio a nuova vita, rendendolo la “casa della S.S. Lazio”. Questo primo contatto si è tradotto in un incontro tra i due, descritto come proficuo, in cui si è discusso dei possibili progetti di ristrutturazione.
Durante questo incontro, Lotito ha sottolineato l’importanza di un piano di ristrutturazione che non solo rispetti le normative attuali, ma che possa anche rendere il Flaminio capace di ospitare eventi di alto livello. Gualtieri ha accolto con favore l’interesse della Lazio, evidenziando che la proposta presentata dalla società è di alta qualità e prestando particolare attenzione alle caratteristiche storiche dell’impianto.
Questa fase iniziale ha messo in evidenza l’importanza di investire nello stadio, considerato che la struttura necessiterà di un significativo intervento per essere restaurata. L’iniziativa della Lazio rappresenta, quindi, una opportunità per risolvere la questione del Flaminio, ormai da tempo abbandonato e non utilizzato come meriterebbe.
I piani futuri per la ristrutturazione
Una volta approvato il progetto, l’ambizione della S.S. Lazio è di completare i lavori entro il 2031. Tuttavia, ci sono vari ostacoli da considerare. Ad esempio, il Flaminio si trova in una zona con densità edilizia elevata, il che impone una riflessione sulle modalità di sviluppo e di finanziamento. Lotito sta pertanto esplorando modi per attrarre investitori e garantire la sostenibilità economica del restauro.
Sul fronte progettuale, il coinvolgimento della società Edileuropa, con una lunga collaborazione con la Lazio e già attiva nella costruzione della nuova Academy a Formello, sembra una soluzione concreta. Edileuropa potrebbe assistere sia nella progettazione del nuovo impianto che nei lavori veri e propri di ristrutturazione.
Il progetto prevede di raddoppiare la capienza attuale dello stadio, passando da circa 25.000 a 50.000 posti, con l’aggiunta di nuove strutture per servizi e parcheggi. Questo rendering è stato presentato in Campidoglio e ha suscitato interesse da parte delle autorità, che vedono in questo progetto una possibilità per rivitalizzare l’area.
Prossimi passi e sfide tecniche
Un nuovo incontro è programmato per ottobre, nel quale il progetto della Lazio sarà ulteriormente analizzato. Questo appuntamento potrebbe rivelarsi decisivo per fornire un primo consenso ufficiale, anche se permangono nel processo diverse questioni tecniche da affrontare. In particolare, sarà necessario esaminare la capacità strutturale dello stadio attuale, in quanto la sua stabilità deve essere garantita per supportare eventuali rinnovamenti.
Un aspetto cruciale in questa fase di progettazione è l’adeguamento delle coperture: al momento, solo una tribuna è coperta. Inoltre, si dovrà valutare la possibilità di costruire un secondo anello, fondamentale per l’aumento della capacità dello stadio. Questi elementi rappresentano un elemento fondamentale e, mentre il rendering ha confortato gli amministratori, rimangono domande aperte sulle modalità di realizzazione delle nuove tribune e sulla loro integrazione con la struttura esistente.
Un dato positivo arriva dal riconoscimento che questo progetto suscita ottimismo non solo tra i dirigenti della Lazio, ma anche tra le autorità municipali, che vedono nel Flaminio una potenziale risorsa per la comunità.
Altri progetti di riqualificazione dello stadio
Accanto all’iniziativa della S.S. Lazio, non manca l’interesse di altre entità. Tra queste, l’associazione sportiva Roma Nuoto ha presentato un proprio progetto per la riqualificazione del Flaminio, includendo diversi interventi mirati a migliorare l’accessibilità e gli spazi pubblici circostanti. Tra le proposte figurano l’abbattimento delle barriere architettoniche, la ristrutturazione delle palestre e la creazione di nuovi spazi sportivi.
Questo approccio versatile avrà bisogno di essere analizzato nella Conferenza dei Servizi, dove verrà scelto il progetto da realizzare. La Sovrintendenza ai beni culturali giocherà un ruolo fondamentale, data la valenza storica dell’impianto. L’approvazione dipenderà dall’aderenza ai requisiti di tutela del patrimonio, ed è essenziale che tutti i progetti siano rispettosi della natura architettonica del Flaminio.
Alla luce di queste dinamiche, il futuro dello stadio Flaminio appare in evoluzione, con l’obiettivo di restituire alla città un impianto moderno e funzionale che possa rappresentare un importante centro per eventi sportivi e culturali.