Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
L’avvocato di Ilaria Salis propone i domiciliari a Budapest
L’avvocato ungherese di Ilaria Salis, Gyorgy Magyarto, ha dichiarato che la sua cliente, accusata di aver aggredito due militanti neonazisti, potrebbe essere concessa ai domiciliari a Budapest. Secondo l’avvocato, questa sarebbe la soluzione migliore per la difesa, anche se capisce le ragioni della famiglia e dei legali italiani che vorrebbero farla tornare in Italia. Magyarto ha spiegato che i domiciliari in Ungheria renderebbero più difficile il lavoro della difesa, ma ha proposto una soluzione alternativa: trovare una dimora sicura a Budapest, accettata come tale dalla magistratura e dalla polizia ungheresi, con la garanzia di un braccialetto elettronico per evitare la fuga. L’avvocato ha anche confermato che Salis sta iniziando a ricevere il materiale probatorio tradotto in italiano, ma c’è ancora molto lavoro da fare.
Il padre di Ilaria Salis deluso dall’incontro con i ministri
Roberto Salis, padre di Ilaria Salis, si è detto deluso dall’incontro avuto con i ministri Antonio Tajani e Carlo Nordio. Ha dichiarato che non si aspettava nulla dallo Stato e che ora devono cercare autonomamente delle soluzioni. Ha aggiunto che sua figlia era speranzosa di ricevere buone notizie, ma è rimasta delusa. Per quanto riguarda i domiciliari in Ungheria, Salis ha detto che è un’ipotesi che non piace a nessuno, ma che dovranno vedere come procedere.
L’avvocato italiano: “Non chiediamo privilegi, solo l’applicazione delle norme”
L’avvocato italiano di Ilaria Salis, Eugenio Losco, ha sottolineato che la richiesta di passare ai domiciliari in Italia non è una richiesta di privilegi, ma semplicemente l’applicazione delle norme. Ha affermato che parleranno con Salis per capire se è disposta a chiedere i domiciliari in Ungheria, ma finora si è sempre opposta per motivi di sicurezza. Losco ha sottolineato che la sua cliente ha subito una grande esposizione mediatica in Ungheria e che c’è un certo timore per la sua sicurezza se dovesse rimanere a Budapest. Ha anche sottolineato che l’ambasciata italiana avrebbe potuto tutelarla maggiormente.