Salute pubblica in pericolo: manifestazione a Roma chiede misure urgenti per il servizio sanitario

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Salute pubblica in pericolo: manifestazione a Roma chiede misure urgenti per il servizio sanitario - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Un forte appello giunge dall’Unione nazionale ambulatori poliambulatori enti e ospedalità privata in merito alla crisi che affligge il Servizio sanitario nazionale . La presidente Mariastella Giorlandino, durante un’importante manifestazione tenutasi oggi al teatro Brancaccio di Roma, ha evidenziato i rischi di una situazione che, se non affrontata, potrebbe sfociare in una catastrofe per la sanità pubblica e privata italiana. Le richieste avanzate al Governo si concentrano su questioni chiave come i Livelli essenziali di assistenza , il nuovo nomenclatore, e la regolamentazione delle farmacie.

Le priorità della protesta: nomenclatore e livelli essenziali di assistenza

Nuove normative per una sanità migliore

Durante la manifestazione, un tema fondamentale emerso è stato la necessità di riformare il nomenclatore, il sistema che regola le prestazioni sanitarie rimborsate dal Ssn. Giorlandino ha espresso preoccupazione per il fatto che “le tariffe vigenti sono ferme dal 1991”, suggerendo che l’assenza di aggiornamenti o incrementi possa compromettere ulteriormente la qualità del servizio sanitario. La presidente ha quindi richiesto che i nomenclatori tariffari rimangano invariati e non subiscano tagli, come proposto con una decisione della scorsa anno che prevedeva abbattimenti fino all’80% delle rimborsabilità.

Attenzione alla qualità delle prestazioni sanitarie

L’attenzione agli aspetti qualitativi è tornata centrale nel discorso di Giorlandino, che ha insistito sul fatto che le liste d’attesa vanno affrontate con professionalità e non con “finte alternative”. Sono stati stanziati 120 milioni di euro per consentire alle farmacie di effettuare screening, ma la presidente ha lamentato che molti di questi servizi sono eseguiti da personale non qualificato. È emerso così il desiderio di garantire che solo figure competenti possano operare nel settore sanitario, sottolineando un ruolo chiave del medico nella diagnosi e nella prescrizione dei farmaci.

Le richieste all’esecutivo: legalità e chiarezza normativa

Prospettive di riforma per la sanità

Le richieste formulate da Uap non si limitano al solo nomenclatore. Giorlandino ha espressamente sollecitato il Governo a garantire chiarezza normativa e rispetto per la legalità nelle procedure sanitarie. L’assegnazione dei fondi, come previsto, dovrebbe mirare a proteggere la salute dei cittadini attraverso il mantenimento e l’aggiornamento dei Lea, i quali dovrebbero essere una priorità indiscussa.

Scrutinio delle risorse destinate alla sanità

Un punto fondamentale toccato è quello delle risorse economiche dirette alle Regioni. La presidente ha interpellato in modo incisivo: “Che fine hanno fatto i fondi destinati ai nuovi Lea?”. Questo interrogativo vuole porre l’accento sull’importanza di una gestione trasparente e responsabile delle risorse, affinché possano realmente contribuire al miglioramento del servizio sanitario in tutto il territorio nazionale.

Mobilitazione delle associazioni: un fronte unico per la salute pubblica

Unità tra le categorie del settore

La manifestazione al Teatro Brancaccio ha visto la partecipazione di rappresentanti da diverse associazioni del settore sanitario, tutte unite nella richiesta di risposte chiare e azioni concrete da parte delle istituzioni. Giorlandino ha voluto rimarcare che l’unità tra le varie categorie è fondamentale per richiedere rispetto della legalità e una maggiore trasparenza nelle azioni del governo.

La salute dei cittadini: una priorità da tutelare

La presidente di Uap ha chiuso il proprio intervento esprimendo fiducia nel premier Giorgia Meloni, ritenendo che le sue dichiarazioni riguardanti la tutela della salute dei cittadini dovrebbero tradursi in misure concrete, anche nei riguardi di chi lavora nel settore sanitario privato. Si attende ora una risposta dalle istituzioni, considerando che le associazioni hanno manifestato anche in piazza dell’Esquilino e davanti al ministero della Salute per enfatizzare la loro determinazione.

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