Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2024 by Redazione
Un pitone reticolato albino di notevoli dimensioni è stato recuperato in un campo di mais a Vinovo, nel Torinese. Questo episodio mette in luce l’importante lavoro delle autorità locali e delle strutture di cura degli animali nell’ambito della gestione della fauna non convenzionale.
Il ritrovamento del pitone
Nella giornata di ieri, un pitone reticolato albino lungo circa 3,5 metri e dal peso di 16 chilogrammi è stato trovato per caso in un campo di mais della zona di Vinovo. Questo serpente esotico, di origine tropicale, è stato avvistato da alcuni passanti che hanno immediatamente contattato le autorità competenti. L’intervento per il recupero del rettile è stato eseguito dai tecnici faunistici locali, coadiuvati da un esperto del Centro animali non convenzionali.
La presenza di un pitone in un’area agricola suscita immediatamente preoccupazione, sia per la salute dell’animale che per la sicurezza delle persone. I pitoni reticolati sono noti per la loro grande capacità predatoria, e un esemplare di tali dimensioni potrebbe potenzialmente costituire un pericolo per la fauna autoctona e per gli animali domestici.
Le indagini per risalire al proprietario
Attualmente, i carabinieri forestali del nucleo Cities sono impegnati in un’indagine per identificare il legittimo proprietario del pitone. La loro attività si concentra su eventuali segnalazioni di animali smarriti o abbandonati nella zona. L’abbandono di animali esotici è un problema sempre più diffuso, e il ritrovamento di un pitone in un campo di mais potrebbe essere il segnale di una situazione più ampia riguardante la detenzione irresponsabile di specie non indigene.
Le indagini si svolgeranno in stretta collaborazione con le autorità locali e i servizi veterinari. È importante che il proprietario dell’animale venga rintracciato, sia per garantire il benessere del serpente — che ha bisogno di cure appropriate — sia per valutare eventuali problematiche legate alla sua detenzione.
Assistenza veterinaria e recupero
Dopo il recupero, il pitone è stato trasferito alla struttura di cura del Centro animali non convenzionali di Grugliasco, nei pressi di Torino. Qui, il rettile riceverà le necessarie cure veterinarie e un ambiente adatto alle sue esigenze. L’intervento rappresenta un esempio del protocollo attivato dalla Città metropolitana di Torino, che prevede il coinvolgimento delle istituzioni e professionisti nel campo della protezione della fauna.
Queste azioni rientrano nell’ambito della convenzione stipulata dalla città metropolitana, il cui obiettivo è garantire la salvaguardia della fauna selvatica e la corretta gestione degli animali non convenzionali. L’impegno diretto dell’Università di Torino con la sua struttura didattica veterinaria è fondamentale per la formazione di nuovi professionisti ed esperti, capaci di affrontare le sfide poste dalla gestione della fauna selvatica e del benessere degli animali.
La presenza di un pitone non è solo un caso isolato, ma riflette un problema più ampio legato all’impatto delle specie esotiche sugli ecosistemi locali e alla necessità di adottare misure concrete per la loro gestione e il loro recupero in caso di abbandono.