Salvataggio di una giovane paziente con intervento innovativo di denervazione cardiaca a Torino

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Salvataggio di una giovane paziente con intervento innovativo di denervazione cardiaca a Torino - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 4 Agosto 2024 by Redazione

Un’importante operazione chirurgica effettuata presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino ha recentemente attirato l’attenzione per il suo successo in ambito cardiologico. La tecnica mini-invasiva ha consentito il salvataggio di una donna di 34 anni affetta da una grave forma di tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica, una patologia rara e potenzialmente letale. Questo intervento, che ha visto la collaborazione tra specialisti italiani e svedesi, si inserisce in un contesto di avanzamento delle pratiche mediche su scala internazionale.

Il caso della paziente: sintomi e diagnosi

La patologia e la sua gravità

La paziente, prima di sottoporsi all’intervento, soffriva di tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica , una sindrome genetica che provoca aritmie cardiache severe e rischi di arresto cardiaco. La diagnosi è stata confermata grazie a una serie di esami specialistici, che hanno evidenziato la predisposizione della giovane a sviluppare episodi cardiaci critici.

Nonostante la terapia farmacologica intensiva, comprendente due medicinali ad alta dose, e la presenza di un defibrillatore impiantato, la paziente continuava a sperimentare frequenti aritmie, rendendo la sua situazione estremamente preoccupante. Con il passare del tempo, i medici del Karolinska Hospital di Stoccolma, considerato tra i migliori ospedali al mondo, hanno deciso di inviarla a Torino per un consulto specialistico.

La scelta di un intervento mini-invasivo

Con la direzione dei cardiologi aritmologi, gli specialisti italiani a Torino hanno suggerito un intervento di denervazione cardiaca. Questa tecnica mini-invasiva, eseguita tramite toracoscopia, consiste nell’interruzione dei nervi simpatici che influenzano il cuore, riducendo così il rischio di aritmie pericolose. La decisione di procedere con questa operazione si è rivelata cruciale per la salute della paziente.

Il successo dell’intervento: dettagli e risultati

L’operazione eseguita a Torino

L’intervento è stato condotto dalla dottoressa Francesca Guerrera, una delle massime esperte nel campo della chirurgia toracica, sotto la supervisione del professor Enrico Ruffini. Grazie all’expertise del team e a una preparazione meticolosa, l’operazione è risultata perfettamente riuscita. L’approccio mini-invasivo ha minimizzato il trauma per la paziente, permettendo un recupero rapido.

Dopo soli tre giorni dall’operazione, la paziente è stata dimessa e ha fatto ritorno in Svezia. Secondo i medici della Molinette, dopo l’intervento, la giovane non ha più manifestato episodi di aritmia, migliorando notevolmente la qualità della sua vita e riducendo i rischi connessi alla sua patologia.

Collaborazione internazionale e futuro delle terapie

L’esito favorevole dell’intervento ha portato a un rafforzamento della collaborazione tra gli specialisti dell’ospedale Molinette e del Karolinska Hospital. I cardiologi Veronica Dusi e Gaetano Maria De Ferrari, dell’unità di Cardiologia universitaria a Torino, sono stati contattati dai colleghi svedesi per condividere i risultati e discutere ulteriori approcci terapeutici.

A seguito di questo incontro, Dr. Dusi e Dr. De Ferrari hanno proposto la creazione di un registro mondiale dedicato a questo tipo di intervento, stabilendo Torino come punto di riferimento per queste operazioni cardiovascolari. È previsto inoltre un invito a Stoccolma per un incontro tra i due centri medici, con l’obiettivo di esplorare nuove possibilità e segnalare altri candidati per interventi simili. La sinergia tra le istituzioni mediche di Torino e Stoccolma rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le aritmie letali.

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