Ultimo aggiornamento il 30 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Un pensionato in arresto cardiaco è stato salvato da due studenti diciottenni a Modena, grazie alla loro pronta reazione e all’utilizzo del defibrillatore della scuola. ‘allarme è scattato sul loro telefono attraverso l’applicazione collegata al 118 per le emergenze, mentre stavano terminando una lezione.
due studenti, uno volontario dell’Associazione volontari assistenza pubblica di Formigine e l’altra volontaria della Croce Blu di Modena, hanno ricevuto l’allarme nell’ambito del progetto ‘DAE RespondER’, collegato al 118 Emilia-Romagna, volto a incentivare e diffondere l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in regione in caso di arresto cardiaco improvviso.
“Appena ricevuto l’alert, io e la mia compagna siamo corsi giù a prendere il defibrillatore in dotazione alla scuola e ci siamo diretti al bar vicino dove si trovava la persona in difficoltà,” ha raccontato il 18enne al Resto del Carlino. “Quando suona l’alert, accettando l’intervento, si è subito messi in collegamento con la centrale operativa del 118 che ci ha fornito la mappa della postazione e il coordinamento su come comportarci, mentre in contemporanea vengono avvisati i mezzi di soccorso.”
Il pensionato, un uomo sulla settantina, è stato trovato disteso a terra in arresto cardiaco. Un’altra persona del bar stava praticando il massaggio cardiaco, ma i due studenti hanno subito preso il controllo della situazione. “La mia compagna di classe ha iniziato un primo ciclo di massaggio, mentre io ho acceso il defibrillatore e attaccato le piastre,” ha continuato il 18enne. “In base al ritmo cardiaco rilevato, la centralina della macchina ha decretato che la scarica non fosse consigliata, perché per fortuna l’uomo si era ripreso. Gli ho controllato il polso e lo abbiamo messo in sicurezza nella posizione laterale; all’arrivo dell’ambulanza e dell’auto medica, i sanitari con le pinze hanno estratto dalla gola del 70enne un grosso pezzo di cibo.”
Nonostante il loro intervento eroico, i due studenti non si sentono degli eroi. “Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, nel migliore dei modi e sicuramente è una sensazione bellissima fare il proprio dovere e vedere che la persona prima in arresto cardiaco si riprende sotto i tuoi occhi,” hanno dichiarato.
Il ruolo cruciale della formazione e del defibrillatore nell’emergenza
‘incidente avvenuto a Modena ha evidenziato l’importanza della formazione e della presenza di defibrillatori nelle scuole e negli spazi pubblici. Grazie alla loro formazione e alla presenza del defibrillatore, i due studenti sono stati in grado di intervenire tempestivamente e di salvare la vita a un uomo.
Il progetto ‘DAE RespondER’ è stato avviato proprio per incentivare l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in caso di arresto cardiaco improvviso. ‘iniziativa mira a diffondere la conoscenza e l’utilizzo di questi dispositivi, che possono fare la differenza in situazioni di emergenza.
Secondo i dati dell’Associazione italiana di cardiologia, ogni anno in Italia circa 70.000 persone muoiono per arresto cardiaco improvviso. La maggior parte di questi casi si verifica al di fuori degli ospedali, spesso in luoghi pubblici come scuole, uffici o centri commerciali. In questi casi, l’intervento tempestivo con un defibrillatore può aumentare le possibilità di sopravvivenza fino al 70%.
‘incidente di Modena ha dimostrato che la formazione e la presenza di defibrillatori possono fare la differenza in situazioni di emergenza. due studenti hanno dimostrato di essere pronti ad affrontare una situazione critica e di avere le competenze necessarie per intervenire in modo efficace.
La loro esperienza dovrebbe essere un esempio per tutti noi, sottolineando l’importanza di essere preparati ad affrontare le emergenze e di disporre di strumenti adeguati come i defibrillatori. In situazioni di emergenza, ogni minuto conta e la presenza di persone formate e di dispositivi salvavita può fare la differenza tra la vita e la morte.