Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Sandra Milo: la musa di Fellini
Un’attrice tra arte e amore
Per lungo tempo, Sandra Milo è stata conosciuta come la “musa di Fellini”. Questa definizione, tuttavia, racchiudeva sia la sua dimensione artistica – grazie a due importanti film con il grande regista Federico Fellini tra il 1963 e il 1965 – sia la sua relazione affettiva con lui, che sarebbe durata addirittura 17 anni.
Fellini ha raccontato più volte di aver incontrato Sandra sulla spiaggia di Fregene e nel 1967 l’ha descritta così: “una ragazza dalle curve un po’ tonde, occhi maliziosi e innocenti insieme, che rideva in un modo che mi sembrava che mi volesse prendere in giro”.
L’intervista a Fellini su Sandra Milo
In entrambi i film “8 ½” e “Giulietta degli spiriti”, Fellini ha trasformato Sandra in una seducente femme fatale, un’incarnazione erotica di uno dei suoi fantasmi ricorrenti. L’attrice è diventata un mix di amante e madre mediterranea, di fanciulla e seduttrice. In entrambi i film, l’immagine di Sandra si sovrapponeva a quella di Giulietta Masina, moglie di Fellini nella vita reale e rappresentazione della realtà sullo schermo. Per Sandra, questa storia è stata “un grande amore”, mentre per Federico è diventata una passione che nel tempo si è trasformata anche in amicizia e rifugio segreto.
L’eredità di Sandra Milo
Sandra Milo ha avuto un ruolo centrale nella vita artistica di Fellini, che l’ha chiamata a far parte del suo “gineceo ideale” intorno al suo alter ego Mastroianni in “8 ½”. Questa opportunità è arrivata dopo un clamoroso insuccesso e le critiche feroci ricevute per il suo ruolo in “Vanina Vanini” (1961) di Roberto Rossellini, che l’aveva allontanata dal set e dall’attenzione dei produttori. La sua apparizione in “Il giorno più corto” di Sergio Corbucci nel 1962 è stata un segno d’affetto che Fellini le ha riservato, insieme a Franco e Ciccio e persino a un altro “dimenticato” come Buster Keaton.
L’impatto che Fellini ha avuto sulla carriera di Sandra Milo è stato notevole. Grazie a lui, l’attrice ha persino vinto il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista, premio confermato due anni dopo con “Giulietta degli spiriti”. Tuttavia, la relazione tra Sandra e Federico è rimasta privata e Sandra ha deciso di renderla pubblica solo molti anni dopo, nel 2009.
Nonostante il successo ottenuto grazie a Fellini, la carriera di Sandra Milo è andata oltre. Prima di incontrare il regista, aveva già interpretato quasi 20 ruoli importanti nel cinema italiano, lavorando con registi come Antonio Pietrangeli, Roberto Rossellini e maestri francesi come André Cayatte, Claude Sautet e Autant-Lara. Anche dopo la fine della sua collaborazione con Fellini, Sandra ha continuato a lavorare con registi come Luciano Salce, Dino Risi e Pupi Avati.
Oggi, Sandra Milo è ancora riconosciuta come l’immagine felliniana per eccellenza. Nonostante la sua vita privata sia stata segnata da tempeste e amori mutevoli, conserva il ricordo del suo “Federico” come un segreto prezioso che ha potuto svelare e condividere solo in età avanzata.