Ultimo aggiornamento il 14 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi
La polemica sulla vittoria di Angelina Mango a Sanremo 2024 non si placa, dopo le numerose segnalazioni di problemi tecnici che avrebbero impedito la raccolta di una grande quantità di voti inviati dal pubblico. Il Codacons aveva presentato un’istanza di accesso per ottenere i dati sul televoto, ma la Rai aveva inizialmente rifiutato. Ora, però, la Commissione per l’Accesso ai documenti amministrativi ha accolto il ricorso dell’associazione dei consumatori, obbligando la Rai a fornire tutti i dati relativi ai voti non raccolti.
Prima parte: La vittoria di Angelina Mango e i problemi tecnici del televoto
La vittoria di Angelina Mango a Sanremo 2024 ha scatenato numerose polemiche, in particolare a causa dei problemi tecnici che avrebbero impedito la raccolta di una grande quantità di voti inviati dal pubblico. Durante l’ultima serata del Festival, infatti, molti telespettatori hanno denunciato di non essere riusciti a votare per il proprio artista preferito a causa di malfunzionamenti del sistema.
La Rai, nonostante la richiesta del Codacons, aveva inizialmente rifiutato di fornire i dati relativi al televoto, sostenendo che non fossero di interesse pubblico. Tuttavia, l’associazione dei consumatori non si è data per vinta e ha presentato un ricorso alla Commissione per l’Accesso ai documenti amministrativi della Presidenza del Consiglio.
Oggi, la Commissione ha accolto il ricorso del Codacons, obbligando la Rai a fornire tutti i dati relativi al televoto di Sanremo 2024, compresi quelli sui voti non raccolti a causa dei problemi tecnici.
Seconda parte: dati richiesti dal Codacons e le motivazioni del ricorso
Nel dettaglio, il Codacons aveva chiesto alla Rai di fornire “tutti i dati sul Televoto relativo al Festival di Sanremo 2024, tra quelli che non sono stati già pubblicati online dalla rete”, inclusi “i dati circa eventuali voti espressi dal pubblico da casa e non raccolti dal sistema a causa dei disservizi tecnici”.
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha spiegato che la richiesta dell’associazione non era finalizzata a conoscere le percentuali di voto degli artisti in gara, ma a fare chiarezza sui problemi tecnici che hanno caratterizzato la serata finale del Festival. “Quello che vogliamo sapere – ha affermato Rienzi – è quanti voti siano stati invalidati o non raccolti a causa dei problemi tecnici registrati nel corso della serata finale del Festival“.
Adesso, la Rai dovrà fornire tutti i dati richiesti dal Codacons, inclusi quelli sui voti non raccolti. Si tratta di una vittoria importante per l’associazione dei consumatori, che ha sempre lottato per la trasparenza e l’accessibilità delle informazioni di interesse pubblico. La decisione della Commissione per l’Accesso, inoltre, potrebbe aprire la strada a ulteriori richieste di trasparenza sui meccanismi di voto dei programmi televisivi.
La polemica sulla vittoria di Angelina Mango a Sanremo 2024, dunque, non si placa. La decisione della Commissione per l’Accesso di obbligare la Rai a fornire i dati sui voti non raccolti, tuttavia, rappresenta un importante passo avanti nella direzione della trasparenza e dell’accessibilità delle informazioni di interesse pubblico.
Il Codacons, da parte sua, continuerà a vigilare affinché i diritti dei consumatori siano tutelati in ogni ambito, compreso quello dei programmi televisivi. La vittoria del ricorso sulla vicenda del televoto di Sanremo, in questo senso, rappresenta un importante precedente per le future battaglie dell’associazione.
Ma la questione solleva anche interrogativi più ampi sul funzionamento dei sistemi di voto nei programmi televisivi, e sulla necessità di garantire la massima trasparenza e affidabilità. La decisione della Commissione per l’Accesso, in questo senso, potrebbe rappresentare un importante punto di partenza per una riflessione più ampia sull’argomento.
In attesa di conoscere i dati sui voti non raccolti, dunque, la polemica su Sanremo 2024 continua a tenere banco. Ma la decisione della Commissione per l’Accesso rappresenta un importante passo avanti nella direzione della trasparenza e dell’accessibilità delle informazioni di interesse pubblico, e potrebbe aprire la strada a ulteriori richieste di chiarezza sui meccanismi di voto dei programmi televisivi.