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Sanremo 2024: Scopri i dettagli segreti della scenografia

Maria Chiara Castelli: la scenografa del Festival di Sanremo 2024

Maria Chiara Castelli, insieme a suo padre Gaetano, è la scenografa del Festival di Sanremo 2024. La sua esperienza nel campo inizia nel 2008, quando si unisce al padre nel progetto delle scenografie del Festival. In un’intervista, Maria Chiara racconta le sue idee e l’ispirazione dietro le scenografie che incantano il pubblico dell’Ariston.

La costruzione delle scene per Sanremo

La costruzione delle scene per il Festival di Sanremo inizia già a marzo dell’anno precedente. Amadeus, il conduttore del Festival, fornisce le prime indicazioni e il team di scenografi inizia a sviluppare il progetto. Maria Chiara spiega che il lavoro è un vero e proprio lavoro di squadra, coinvolgendo il regista, il direttore della fotografia, i tecnici delle luci e i montatori. È fondamentale che tutte le parti interessate siano coinvolte sin dall’inizio per ottenere un risultato ottimale. L’allestimento vero e proprio inizia intorno al 10 dicembre.

Le sfide dell’Ariston

Il teatro Ariston presenta diverse sfide per la costruzione delle scene del Festival. La forma del palco, profondo 9 metri e largo 21, e la necessità di far passare gli artisti dietro al palco, richiedono una progettazione particolare. Inoltre, il sipario tagliafuoco e la presenza di un’orchestra di 60 elementi sul palco aggiungono ulteriori complicazioni. Maria Chiara sottolinea che la pressione per ottenere un risultato perfetto è molto alta, ma è proprio questa sfida che rende il lavoro così stimolante.

L’evoluzione delle scenografie

Negli ultimi anni, insieme ad Amadeus, Maria Chiara ha spinto sempre più in avanti le scenografie del Festival. Grazie alle nuove tecnologie, è possibile realizzare scenografie sempre più innovative. Quest’anno, le forme curve sono state esasperate e gran parte della scenografia è sospesa. Maria Chiara sottolinea che la velocità con cui si sviluppa la scenografia richiede l’utilizzo di nuovi programmi. Questi progressi consentono di realizzare progetti che sarebbero stati impossibili da realizzare a mano.

Maria Chiara Castelli ricorda anche alcune scenografie memorabili del passato, come l’elevatore per Antonella Clerici nel 2010 e la scenografia che si apriva dall’alto nel 2012. Il Festival di Sanremo è un’occasione per sperimentare e creare effetti sorprendenti che stupiscano il pubblico.

Le scenografie del Festival di Sanremo sono realizzate principalmente con scheletro in ferro e legno. Un materiale scenografico semitrasparente chiamato “specchio segreto” viene utilizzato per creare illusioni visive, dilatare lo spazio e immergere lo spettatore in una dimensione speciale. Tuttavia, dopo la fine del Festival, la maggior parte delle scenografie viene distrutta, a eccezione dei materiali elettrici, degli schermi e delle componenti tecnologiche.

Infine, Maria Chiara sottolinea che il lavoro dello scenografo è diverso da quello dell’architetto. Lo scenografo lavora principalmente su installazioni temporanee e si concentra molto sulla prospettiva. La luce gioca un ruolo centrale nel lavoro dello scenografo, come dimostrano i 7 chilometri di led dinamico utilizzati sul palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo 2024.

Redazione

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