Ultimo aggiornamento il 15 Febbraio 2025 by Francesca Monti
Il Festival di Sanremo del 2025 si distingue per un approccio meno ideologico rispetto alle edizioni passate, secondo il filosofo e opinionista Diego Fusaro. La manifestazione, che si svolge annualmente nella storica cornice del Teatro Ariston a Sanremo, ha visto una presenza ‘arcobaleno’ meno pronunciata, ma non del tutto assente. Fusaro ha commentato in modo critico il bacio tra Kekko dei Modà e Renga, definendolo un ennesimo tributo al nuovo ordine erotico della globalizzazione neoliberale.
Un festival diverso
Secondo Fusaro, il Festival di quest’anno ha rappresentato una “boccata d’aria fresca” rispetto al consueto conformismo che caratterizza spesso l’evento. La canzone di Simone Cristicchi, in particolare, ha colpito per la sua profondità, affrontando il delicato tema del rapporto con la madre e la malattia di Alzheimer. Questo brano è stato definito dal filosofo come il migliore della manifestazione, in contrapposizione a un certo tipo di dissacrazione del sacro che ha dominato in passato. Fusaro ha sottolineato come la presenza di simboli e messaggi ideologici sia stata meno invasiva, ma comunque presente, evidenziando come il Festival continui a riflettere le tensioni sociali contemporanee.
Critiche e riflessioni
Fusaro ha anche messo in evidenza il cartello esposto da due donne durante il Festival, recante la frase “Se io non voglio, tu non puoi”. Sebbene la frase possa sembrare condivisibile, il filosofo ha criticato l’uso di tale messaggio contro un patriarcato che, a suo avviso, non esiste più nella forma tradizionale. Secondo Fusaro, i veri drammi legati alla violenza in amore derivano piuttosto dall’assenza di figure paterne, che portano a una mancanza di limiti e a comportamenti violenti quando si incontra un rifiuto. Questa riflessione invita a considerare le dynamiche familiari e sociali in un contesto più ampio, suggerendo che le problematiche attuali richiedano un’analisi più profonda.
Conclusioni di Fusaro
In conclusione, Fusaro ha affermato che, sebbene il Festival di Sanremo 2025 sia stato meno ideologico rispetto agli anni precedenti, il messaggio ideologico è comunque riuscito a emergere. La manifestazione continua a essere un palcoscenico per riflessioni sociali e culturali, con artisti che affrontano temi di rilevanza contemporanea. La performance di Cristicchi, in particolare, ha dimostrato che la musica può ancora essere un veicolo di emozioni autentiche e di riflessioni significative, distaccandosi da un certo tipo di superficialità che ha caratterizzato il panorama musicale degli ultimi anni.