Sanremo 2025, Mogol commenta il canto di Giorgia e propone un corso di perfezionamento

Mogol critica Giorgia per la sua performance al Festival di Sanremo 2025 e sottolinea l’importanza del valore delle canzoni rispetto a episodi controversi.
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Mogol analizza la performance di Giorgia a Sanremo 2025 e lancia un innovativo corso di perfezionamento per cantanti

Ultimo aggiornamento il 20 Febbraio 2025 by Luisa Pizzardi

Il paroliere italiano Mogol è intervenuto nel programma ‘Un Giorno da Pecora’, trasmesso su Rai Radio 1, per esprimere le sue opinioni sul recente Festival di Sanremo 2025. Durante l’intervista, ha riservato una critica alla cantante Giorgia, che si è classificata settima nella kermesse musicale. Mogol ha suggerito che la cantante potrebbe beneficiare di un corso di aggiornamento per migliorare la sua performance vocale.

Le critiche di Mogol a Giorgia

Mogol, intervistato da Giorgio Lauro e Marisa Laurito, ha risposto a una domanda riguardante la presenza di Giorgia tra le canzoni più apprezzate, ma non premiate. Ha affermato: “A Giorgia offrirei volentieri, gratuitamente, un corso da noi. Ha una voce fantastica, ma canta come si cantava trent’anni fa. Usa troppo la voce, che è bellissima, ma la utilizza in modo antiquato. La voce deve essere credibile rispetto a ciò che si esprime; è la credibilità che riesce a emozionare”.

Inoltre, Mogol ha rivelato di aver apprezzato solo la canzone di Simone Cristicchi, affermando: “Ho visto la partita della Juventus in Champions, per il resto ho tanto da fare e non ho avuto occasione di seguire Sanremo. Ho sentito solo la canzone di Cristicchi, che ha un testo molto bello: le critiche sul fatto che sia troppo personale sono tutte stupidaggini“.

Quando gli è stato chiesto se avesse seguito il Festival, ha risposto: “Ho visto solo Cristicchi. E so che ha vinto un ragazzo molto giovane (Olly, ndr), di cui però non ho ascoltato la canzone”. I conduttori hanno quindi proposto di fargli ascoltare il brano in diretta, ma Mogol ha rifiutato, affermando: “Preferisco di no, io sono un autore, non un critico; giudicare non è il mio mestiere”.

Il giudizio di Mogol sul Festival di Sanremo

Mogol ha condiviso anche il suo punto di vista sul Festival di Sanremo in generale. Ha dichiarato: “Credo che le canzoni di livello siano l’unico modo per aumentare il livello culturale, non ce n’è un altro. Imparare le canzoni a memoria resta sempre qualcosa di importante”. Ha sottolineato l’importanza che le canzoni abbiano un valore e siano riconosciute per questo.

Riflettendo sul passato, ha commentato: “In passato si è toccata la vetta perché due uomini si sono baciati oppure uno ha distrutto i fiori”. Ha citato episodi controversi come quelli di Fedez e Rosa Chemical e di Blanco, affermando: “Non dobbiamo fare queste cose per aumentare l’ascolto. L’ascolto deve salire per il valore delle canzoni, non perché uno si alza e fa la pipì sul palco. Non me ne frega nulla di queste cose”.

Infine, quando gli è stata posta la domanda se gli piacerebbe ricoprire il ruolo di direttore artistico di Sanremo, Mogol ha risposto con fermezza: “No, non mi interessa. Io faccio l’autore e non voglio dirigere nessuno”.

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