Ultimo aggiornamento il 28 Agosto 2024 by Giordana Bellante
La Sardegna è attualmente alle prese con un grave problema sanitario legato alla malattia della blu tongue, con 360 focolai segnalati sull’isola. Questo articolo analizza i dettagli di questa emergenza, i dati epidemiologici e le misure adottate dalle autorità competenti per contenere la diffusione del virus.
Dati epidemiologici attuali
Focolai e capi coinvolti
Secondo l’osservatorio epidemiologico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, i dati più recenti indicano che nel totale dei 360 focolai di blu tongue, ben 94 sono stati confermati, mentre 266 sono ritenuti sospetti. Questo implica una situazione epidemiologica complessa, poiché la conferma dei focolai sospetti è normale nella fase di monitoraggio della malattia.
I capi coinvolti in questa emergenza ammontano a 10.134, con un numero preoccupante di decessi: 1.062 animali hanno perso la vita a causa dell’infezione. La presenza della malattia ha messo a rischio numerosi allevamenti e l’economia del settore zootecnico della regione.
Distribuzione geografica
Analizzando la situazione in termini geografici, il Sulcis e il Nuorese vengono segnalati come le aree più colpite. Nel Sulcis si contano 81 focolai, di cui 26 confermati e 55 sospetti. Il Nuorese ha visto la registrazione di 4 focolai confermati e ben 77 sospetti. L’Oristanese segue con 65 focolai, di cui 2 già confermati, e una significativa mortalità di 51 capi su 63 sospetti. La Gallura è stata colpita con 49 focolai, con 41 attivi al momento e 8 ancora da confermare.
Altre zone colpite
Altre aree come il Cagliaritano e il Medio Campidano presentano anch’esse problematiche significative. Nel Cagliaritano sono segnalati 34 focolai, tutti in attesa di conferma, mentre nel Medio Campidano ci sono 32 focolai, di cui 18 attivi e 14 sospetti. La situazione è meno grave nell’Ogliastra, che registra 17 focolai, e nel Sassarese, dove si è confermato un solo caso.
Caratteristiche della malattia
Endemismo e sierotipi
In Sardegna, la blu tongue è considerata una malattia endemica, con 5 sierotipi già individuati: SBT1, SBT2, SBT4, SBT8 e SBT16. Alcuni di questi sierotipi presentano una maggiore patogenicità, complicando ulteriormente la risposta sanitaria. Dalla mappa epidemiologica stilata dall’osservatorio, risulta che spesso non si è ancora riusciti a identificare il sierotipo specifico del virus nei nuovi focolai.
Tuttavia, in quel numero di focolai di blu tongue per i quali c’è stata una definizione, il sierotipo predominante è il 3. Di seguito, il sierotipo 8 risulta prevalentemente diffuso nelle aree della Gallura e del Nuorese, mentre il sierotipo 4 colpisce in particolare l’Ogliastra e il Marghine.
Misure di contenimento e prevenzione
Per affrontare questa crisi sanitaria, la Asl di Oristano ha comunicato che il servizio di Sanità Animale ha già adottato misure per limitare la diffusione del virus nelle aree non ancora colpite. Queste misure comprendono il controllo delle movimentazioni di animali di specie sensibili alla malattia.
Attualmente, 44 comuni in provincia di Oristano, su un totale di 88, hanno registrato la presenza di circolazione del virus BTV3, il che evidenzia la necessità urgente di interventi efficaci da parte delle autorità competenti per contenere la diffusione della malattia e tutelare la salute degli animali e la sicurezza alimentare della popolazione.
Con l’approfondirsi della crisi, le istituzioni sono chiamate a implementare strategie sempre più mirate per garantire il benessere degli animali e la stabilità economica del settore zootecnico in Sardegna.