Sardegna: focolai di lingua blu in aumento, salgono a 981 i casi in soli cinque giorni

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Sardegna: focolai di lingua blu in aumento, salgono a 981 i casi in soli cinque giorni - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 by Redazione

La Sardegna si trova attualmente al centro di un’emergenza sanitaria legata alla diffusione della lingua blu, una malattia virale che ha devastato il settore dell’allevamento sull’isola. Negli ultimi giorni, i dati forniti dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna hanno mostrato un incremento preoccupante dei focolai, passando da 666 a 981 in un breve intervallo di tempo. Questa situazione critica, causata principalmente dal sierotipo 3 del virus, ha colpito in modo diffusivo le diverse aree dell’isola, specialmente nel centro-sud.

Focolai in crescita nell’isola

La diffusione della lingua blu

Il virus della lingua blu sta avendo un impatto devastante sull’allevamento di ovini e altre specie, con particolare intensità nell’Oristanese. Secondo l’ultimo report dell’Izs, la provincia di Oristano segna il maggior numero di focolai, toccando le 246 segnalazioni. Seguono il Nuorese, con 234 focolai, e la città metropolitana di Cagliari, che riporta 140 casi. La situazione è altrettanto seria nel Sulcis, con 127 focolai, mentre il Medio Campidano si attesta a 71. Al di sotto della soglia critica, la Gallura conta 81 casi, l’Ogliastra 43 e il Sassarese 39.

Le autorità sanitarie stanno lavorando per limitare la diffusione della malattia, adottando misure rigorose sul controllo della movimentazione degli animali nelle zone più colpite. Tuttavia, la situazione continua a deteriorarsi, e la necessità di risposte immediate è più che mai urgente.

L’appello della Coldiretti

La Coldiretti ha lanciato un allarme sulla crisi che sta travolgendo le campagne sarde, definendo le aziende di allevamento “in ginocchio”. La situazione è diventata insostenibile per gli allevatori, costretti a fronteggiare l’epidemia in un contesto di già di per sé difficile. La crescita esponenziale dei contagi ha spinto l’organizzazione a chiedere un intervento deciso da parte delle istituzioni locali e nazionali.

I rappresentanti di Coldiretti hanno detto che “i focolai nelle settimane si sono moltiplicati” e che è fondamentale che vengano attuate “tutte le azioni necessarie per arginare l’epidemia”. La salvaguardia del settore pastorizio, considerato un pilastro dell’economia sarda, è diventata una priorità in questo momento critico.

Impatti economici e misure preventive

Una crisi per l’allevamento sardo

L’epidemia di lingua blu ha ripercussioni significative non solo sulla salute degli animali, ma anche sull’economia delle aziende agricole. Molti allevatori si trovano in una posizione estremamente vulnerabile, con la possibilità di perdere interi allevamenti e i relativi investimenti. Le misure di contenimento, pur necessarie, hanno portato a restrizioni che influiscono negativamente sul mercato e sulla redditività degli allevamenti.

Le aziende colpite chiedono supporto immediato per far fronte a questo stato di crisi. È necessario un piano d’azione che preveda compensazioni per le perdite subite, così come strategie di monitoraggio e prevenzione per evitare il ripetersi di questa emergenza nel futuro.

Interventi delle autorità

Di fronte al crescente numero di focolai, le autorità stanno intensificando le loro azioni sul campo. Si prevede un potenziamento dei controlli e un aumento delle risorse destinate alla sanità animale, al fine di garantire una risposta rapida ed efficace alla diffusione della malattia. Le istituzioni locali sono chiamate a collaborare con gli allevatori per stabilire protocolli di sicurezza che possano limitare la propagazione del virus.

Inoltre, l’implementazione di campagne informative è cruciale per sensibilizzare gli allevatori sui comportamenti da adottare per contenere l’infezione e proteggere i loro animali. Solo attraverso una strategia coordinata è possibile sperare di ridurre il numero di focolai e salvaguardare il patrimonio zootecnico della Sardegna, base fondamentale della sua cultura e economia.

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