Nel 2025, la Sardegna registra un aumento della consapevolezza sul peso corporeo tra gli abitanti, ma si osserva anche un preoccupante incremento del numero di fumatori
Nel 2025, l’analisi dei comportamenti dei sardi riguardo ai principali fattori di rischio per la salute, come il fumo, il consumo di alcol, l’obesità e la vita sedentaria, rivela interessanti tendenze. I dati provenienti dall’Istat mostrano che, rispetto all’anno precedente, gli italiani hanno ridotto la sedentarietà del 2,2%. Tuttavia, la percentuale di adulti in sovrappeso rimane stabile, attestandosi al 46,4%, così come quella dei fumatori, che si attesta al 18,7%. Anche il consumo di alcol presenta una situazione simile, con il 15% della popolazione a rischio di eccessi.
La Sardegna si distingue per una minore sedentarietà rispetto alle altre regioni del Sud Italia. Nel 2025, il 55,4% della popolazione adulta dell’Isola risulta normopeso, un dato significativamente superiore rispetto al 50,2% della media nazionale. Questo miglioramento è attribuibile a una crescente consapevolezza riguardo ai problemi di peso e a una diffusa pratica di attività fisica. Rispetto al 2024, la percentuale di sardi normopeso è aumentata di oltre 2,5 punti, superando di otto punti percentuali la media delle altre regioni meridionali, che si attesta al 47,1%. Tuttavia, la Sardegna presenta anche una percentuale di adulti sottopeso del 3,6%, leggermente superiore alla media italiana e a quella del Mezzogiorno, ma in miglioramento rispetto al 4,4% del 2024.
Il 2025 segna un anno positivo per la Sardegna in termini di controllo del peso. Solo il 31% degli adulti risulta sovrappeso, un dato che si discosta notevolmente dalla media delle altre regioni del Sud, che si attesta al 37%. Inoltre, la percentuale di sardi con problemi di sovrappeso è in costante calo, con quasi tre punti percentuali in meno dal 2021 al 2025. Tuttavia, la percentuale di adulti obesi rimane stabile al 10,1%, ma è comunque inferiore alla media italiana (11,8%) e a quella delle regioni meridionali e insulari (13,2%).
Un altro aspetto positivo è la crescente propensione degli abitanti della Sardegna verso l’attività fisica. Nel 2025, il 29,7% della popolazione dai tre anni in su pratica sport in modo continuativo, superando di 1,5 punti la media nazionale e di circa otto punti quella delle altre regioni del Mezzogiorno. Questo dato rappresenta un incremento significativo rispetto al 2024, con un aumento di quasi 2,5 punti percentuali. Inoltre, il 6,4% della popolazione pratica sport in modo saltuario e il 27,8% si dedica a qualche attività fisica, portando a un totale di quasi il 64% dei sardi che conducono uno stile di vita attivo.
Contrariamente a quanto si osserva in altre regioni meridionali, la Sardegna presenta una bassa percentuale di popolazione sedentaria. Nel 2025, solo il 35,9% delle persone di età superiore ai tre anni non pratica alcuna attività fisica. Questo dato è in calo rispetto al 36,4% del 2024 e si discosta notevolmente dalle altre regioni del Sud, dove le percentuali di sedentarietà superano il 40%. In Basilicata, ad esempio, la percentuale di sedentari raggiunge il 54,2%, mentre in Campania è del 53,1%.
Nonostante i progressi in altri ambiti, il 2025 segna un aumento nel numero di fumatori in Sardegna. Attualmente, il 18,4% della popolazione di età superiore ai 14 anni fuma, un dato leggermente inferiore alla media nazionale del 19,3%. Tuttavia, rispetto al 2024, la percentuale di fumatori è aumentata di 1,5 punti percentuali. La maggior parte dei fumatori, il 97,4%, consuma sigarette, con un notevole incremento nel consumo contenuto, che è passato dal 15,4% nel 2024 al 27,8% nel 2025. Al contrario, il consumo elevato di sigarette è diminuito, scendendo dal 39% al 29,4%.
I sardi tendono a un consumo moderato di alcol, con il 46,3% della popolazione che rispetta le linee guida del Ministero della Salute. Tuttavia, il fenomeno del “binge drinking” sta guadagnando terreno, colpendo il 9,8% dei bevitori, due punti sopra la media nazionale. Solo l’8,6% dei bevitori sardi presenta un consumo eccessivo abituale, in linea con la media italiana. È interessante notare che il 31,5% di questo consumo eccessivo avviene durante i pasti.
Per affrontare i fattori di rischio per la salute, la Sardegna ha implementato diverse iniziative. Con la Legge Regionale dell’11 settembre 2020, ogni ASL ha istituito un Dipartimento di salute mentale e dipendenze, offrendo servizi di prevenzione e cura per problematiche legate all’abuso di alcol. Inoltre, i Servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione delle ASL svolgono un ruolo fondamentale nella promozione di stili di vita sani e nella lotta contro l’obesità. Recentemente, nel dicembre 2024, la Giunta ha approvato il potenziamento dei Centri Antifumo, destinando 110 mila euro per promuovere stili di vita sani e supportare percorsi antifumo.
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