Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Introduzione:
Adriana Parisi, madre di Saverio, un ragazzo autistico di 31 anni, sta lottando per mantenere la casa in cui vivono da 24 anni a Taranto. La famiglia ha perso la proprietà all’asta a causa della loro incapacità di pagare le rate del mutuo. Tuttavia, Adriana non è disposta a lasciare che suo figlio subisca lo stress emotivo di lasciare la sua casa e il quartiere in cui è cresciuto. Insieme al comitato spontaneo “iostoconsaverio”, Adriana ha chiesto il sostegno del governo per trovare una soluzione che consenta a Saverio di rimanere nella sua casa.
Sgombero imminente e tentativi di mediazione
La lotta di Adriana per mantenere la casa è iniziata un anno fa, quando la famiglia ha ricevuto per la prima volta la notifica di sfratto. Tuttavia, grazie alla mediazione dell’allora prefetto Demetrio Martino, il procedimento è stato congelato. Tuttavia, un’altra procedura di sgombero è fissata per l’8 maggio. Adriana e il comitato “iostoconsaverio” hanno organizzato un sit-in davanti al palazzo del governo e hanno incontrato il vice prefetto per chiedere aiuto.
‘obiettivo prioritario di Adriana è quello di restare nella casa, sia pagando l’affitto che cercando di ricomprarla. Attualmente, il debito di Adriana con la banca ammonta a 32.000 euro, compresi gli interessi. Tuttavia, Adriana afferma di non aver mai ricevuto la documentazione relativa al pignoramento immobiliare né gli avvisi d’asta, il che rende la situazione ancora più ingiusta, soprattutto considerando le condizioni di suo figlio. ‘appartamento è stato venduto alla terza asta per 21.000 euro e da allora Adriana ha negoziato con l’acquirente per trovare un accordo che favorisca la serenità e la stabilità di Saverio, ma finora senza successo.
Impatto sullo stile di vita di Saverio
Saverio è abituato a una routine specifica e i cambiamenti improvvisi potrebbero causargli stress emotivo. La casa in cui vive è piena di affetto, e il quartiere è un luogo in cui può muoversi liberamente e in cui è rispettato e accettato nonostante la sua condizione. Adriana sottolinea che suo figlio non dovrebbe essere considerato un numero di pratica o un incidente di percorso. Nel suo mondo fatto di poche certezze e molte abitudini, Saverio è certo di una cosa: “questa è casa mia e voglio essere lasciato qui“. Adriana spera che non sia troppo tardi per la solidarietà e che le persone possano dimostrare di essere migliori facendo un passo indietro.
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