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Scadenza di bonus edilizi nel 2024: cosa cambia per cittadini e settore edilizio

Con l’approssimarsi della fine del 2024, diversi bonus edilizi subiranno cambiamenti significativi, con alcuni che andranno a scadenza o verranno depotenziati. Le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione e il miglioramento energetico degli edifici, come il superbonus e l’ecobonus, vedranno modifiche rilevanti, che potrebbero influenzare le decisioni di molti proprietari di immobili e professionisti del settore. In questo articolo, andremo a esplorare nei dettagli le scadenze, gli importi e i requisiti delle principali misure di incentivo governative.

ecobonus e sismabonus: le scadenze imminenti

L’ecobonus chiude i battenti

L’ecobonus, una misura introdotta per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici, avrà termine nel 2024. Questa detrazione fiscale consentiva di ottenere fino al 75% di agevolazioni su spese sostenute per interventi specifici, come il miglioramento dell’efficienza energetica, la riduzione del rischio sismico e l’installazione di impianti energetici rinnovabili, inclusi pannelli fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Tuttavia, il limite massimo di spesa era fissato a 136mila euro per gli interventi su spazi comuni.

La mancanza di un rinnovo della normativa comporterà una significativa perdita di opportunità per i cittadini, costretti a rinunciare ai vantaggi economici di questo bonus. È importante sottolineare che questa scadenza non riguarda unicamente l’ecobonus, ma ha anche ripercussioni sul sismabonus.

Il sismabonus: un incentivo a rischio

Anche il sismabonus, che prevedeva detrazioni fino all’80% , è destinato a concludersi nel 2024. Questa misura ha fornito supporto per le spese sostenute per migliorare la sicurezza strutturale degli edifici a rischio sismico. Il tetto di spesa per unità immobiliare è fissato a 96mila euro e la detrazione era accessibile anche per chi desiderasse acquistare immobili ristrutturati da imprese di costruzione.

La presenza di questa agevolazione ha incentivato molte opere di messa in sicurezza, soprattutto nelle zone più vulnerabili del Paese. Con la scadenza all’orizzonte, è possibile che i cittadini si affrettino a completare i lavori prima del termine.

superbonus: il passaggio al 65%

Modifiche e opportunità per il 2025

Il superbonus, un’iniziativa che ha riscosso notevole successo tra i cittadini, vedrà una significativa riduzione delle agevolazioni. Mentre nel 2024 gli interventi saranno incentivati fino al 70%, nel 2025 si passerà a una detrazione del 65%. Il superbonus era inizialmente concepito per garantire una detrazione del 110% e ha permesso a molti di effettuare lavori di efficienza energetica e consolidamento strutturale.

Sul fronte pratico, il credito d’imposta sarà accessibile solo per i condomini e le operazioni specifiche approvate, con documentazione necessaria a dimostrare la spesa effettuata. Questo cambiamento rappresenta una riduzione significativa delle opportunità per i cittadini che desiderano investire nella riqualificazione dei loro immobili.

bonus ristrutturazione: riduzione dell’agevolazione dal 2025

Dettagli sul depotenziamento

Il bonus ristrutturazione continuerà a esistere anche per il 2025, ma il suo valore sarà profondamente ridotto. A partire dal 1° gennaio 2025, la detrazione passerà dal 50% al 36%, con un limite di spesa fissato a 48mila euro. La misura è dedicata a tutti i contribuenti sottoposti a Irpef, che possono beneficiare di queste agevolazioni per spese di ristrutturazione.

Il bonus si applica non soltanto ai proprietari, ma anche a inquilini, familiari conviventi e titolari di diritti reali sugli immobili. Questa ampia gamma di beneficiari ha reso il bonus ristrutturazione uno strumento versatile, ma ora il suo progressivo depotenziamento lo renderà meno accessibile per molti.

bonus verde e altre agevolazioni in scadenza

La fine del bonus verde

Allo stesso modo, il bonus verde, pensato per incentivare opere di giardinaggio e sistemazione di aree verdi, sarà in scadenza a fine anno. La detrazione del 36% si applica a spese di fino a 5mila euro per interventi come la creazione di giardini pensili o impatri di irrigazione. Il termine per beneficiarne si avvicina e potrebbe rappresentare una preoccupazione per coloro che desiderano adornare la propria proprietà.

Bonus arredi ed elettrodomestici

Scadrà anch’esso a dicembre il bonus arredi ed elettrodomestici, che offre una detrazione su acquisti destinati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Per il 2023, l’importo massimo su cui calcolare la detrazione è di 8.000 euro, ridotto a 5.000 euro per il 2024. Questa agevolazione ha supportato molti cittadini nell’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, ma il termine di validità potrebbe spingere a un incremento degli acquisti negli ultimi mesi disponibili.

Attraverso questo quadro generale delle opportunità legislative in scadenza, i cittadini possono prendere decisioni più informate riguardo gli investimenti nel settore edilizio prima che le agevolazioni vengano meno.

Luisa Pizzardi

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