Ultimo aggiornamento il 4 Luglio 2024 by Giordana Bellante
Il generale e l’impresario sotto accusa
Nella cittadina di Velletri, a seguito di un’inchiesta condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano e del pm milanese Paolo Storari, è stata eseguita un’ordinanza di arresti domiciliari che ha coinvolto il generale Oreste Liporace, comandante dei carabinieri del secondo reggimento allievi, marescialli, brigadieri. Liporace è stato accusato di corruzione, turbativa e false fatture in relazione a un appalto del valore di quasi 700mila euro per i servizi di pulizia della caserma, appalto affidato all’impresa Fabbro fino al 2021.
Un intreccio di interessi e inchieste
Tra gli arrestati figura anche Ennio De Vellis, definito “imprenditore collegato” al generale Liporace, nonché agli imprenditori e fratelli Massimiliano e William Fabbro della Fabbro spa, tutti oggetto di indagine. L’inchiesta ha avuto origine da un precedente caso di corruzione a Milano che ha portato all’arresto di Massimo Hallecker, dipendente di Fiera Milano spa, grazie alla denuncia di quest’ultima società. Inoltre, nel corso delle indagini è emersa una fitta rete di interessi tra i fratelli Fabbro e il generale Liporace, come documentato anche da chat acquisite.
Inchieste e rivelazioni
L’indagine si estende anche a un presunto traffico di influenze legato alla “promessa” non concretizzata di favorire le società del gruppo Fabbro con appalti all’interno del Vaticano nel 2022, così come con i Frati Francescani. Si menziona inoltre un appalto triennale del 2020 del valore di 15 milioni di euro per il servizio di ristorazione presso sedi della presidenza del Consiglio dei Ministri, effettivamente ottenuto dalle società dei fratelli Fabbro. Tutti gli sviluppi emergono dall’ordinanza emessa dal gip Santoro nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Gdf e dal pm Storari.
Andamento cronologico delle indagini, dettagli su arresti e accusati, retroscena sui rapporti d’interesse e sull’inchiesta in corso: la vicenda che scuote Velletri si dipana in una serie di intrecci che gettano luce su un presunto sistema consolidato di corruzione e traffici illeciti.
Approfondimenti
- Personaggi e luoghi menzionati:
1. Velletri: città dove si è svolta l’inchiesta.
2. Paolo Storari: pm milanese coinvolto nell’inchiesta.
3. Oreste Liporace: generale dei carabinieri accusato di corruzione.
4. Fabbro: impresa coinvolta nell’appalto per i servizi di pulizia della caserma.
5. Ennio De Vellis: imprenditore collegato al generale Liporace.
6. Massimiliano e William Fabbro: fratelli proprietari della Fabbro spa.
7. Massimo Hallecker: dipendente di Fiera Milano spa coinvolto in un caso di corruzione a Milano.
8. Vaticano: coinvolto in un presunto traffico di influenze legato alle società del gruppo Fabbro.
9. Frati Francescani: coinvolti nel presunto traffico di influenze.
10. Consiglio dei Ministri: coinvolto in un appalto per il servizio di ristorazione ottenuto dalle società dei fratelli Fabbro.
11. Santoro: gip che ha emesso l’ordinanza nell’ambito dell’inchiesta.
Approfondimento:
1. Oreste Liporace: Il generale dei carabinieri coinvolto nell’inchiesta è accusato di corruzione, turbativa e false fatture legate a un appalto di servizi di pulizia. Il suo coinvolgimento solleva preoccupazioni sull’integrità delle forze dell’ordine e della gestione dei contratti pubblici.
2. Fabbro spa: L’impresa coinvolta nell’appalto dei servizi di pulizia della caserma è al centro dell’inchiesta. La presunta connessione con il generale Liporace solleva sospetti sulla trasparenza e la legalità dei processi di appalto pubblico.
3. Presunto traffico di influenze: L’inchiesta evidenzia un presunto coinvolgimento delle società dei fratelli Fabbro con il Vaticano e i Frati Francescani, indicando un possibile abuso di potere e traffico d’influenza con entità religiose di rilievo.
4. Consiglio dei Ministri: Il coinvolgimento delle società dei fratelli Fabbro in un appalto per il servizio di ristorazione presso sedi della presidenza del Consiglio dei Ministri solleva interrogativi sulla trasparenza e legalità delle pratiche di appalto pubblico a livello governativo.
5. Impatto pubblico e giudiziario: L’ordinanza emessa dal gip Santoro rivela la gravità delle accuse e l’entità delle relazioni sospette nelle indagini condotte. L’inchiesta rappresenta un caso significativo di presunta corruzione e traffico illecito che coinvolge figure di spicco e istituzioni di rilievo, suscitando preoccupazioni sull’integrità e l’eticità del sistema.