Ultimo aggiornamento il 16 Aprile 2024 by Francesca Monti
I pubblici ministeri Francesca Rombolà e Giancarlo Vona hanno avanzato una richiesta di condanna per oltre 33 anni di carcere nei confronti dei tifosi del Genoa coinvolti in presunte estorsioni nei confronti del club durante il mandato di Enrico Preziosi. Al contempo, è stata chiesta anche l’assoluzione di alcuni imputati.
Accuse e richieste di condanna
I pm hanno proposto una pena di 8 anni per Massimo Leopizzi, identificato come il leader della presunta associazione a delinquere dedita all’estorsione di denaro dalla società calcistica. Arthur Marashi è stato invece oggetto di una richiesta di sette anni e 10 mesi, mentre Fabrizio Fileni potrebbe dover scontare tre anni e sette mesi di reclusione. Secondo l’accusa, Marashi sarebbe stato la “faccia innocente che nasconde intenti criminali”, mentre Fileni sarebbe stato il “braccio esecutivo” delle operazioni guidate da Leopizzi. Davide Traverso, ex presidente dell’associazione Club Genoani, è stato indicato come il tramite tra Leopizzi e la società, per il quale è stata richiesta una condanna di un anno e tre mesi.
Un regime di terrore e minacce
Secondo l’accusa, il gruppo di tifosi avrebbe instaurato uno “stato di soggezione” all’interno del club, creando un clima di ricatti e influenzando persino le decisioni di governo dell’area dedicata ai sostenitori. Leopizzi, indica la pubblica accusa, sarebbe stato in grado di manipolare le azioni della Gradinata Nord con una semplice telefonata, generando un clima di tensione e turbamento dell’ordine pubblico senza precedenti in Italia. Oltre agli imputati principali, i pm hanno richiesto la trasmissione degli atti anche per Valerio Bencivenni, dipendente di una panetteria coinvolto in presunte intimidazioni.
