Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2023 by Redazione
Interrogatorio incisivo durante il processo di stupro di gruppo
Durante l’udienza del processo di stupro di gruppo in Sardegna, la giovane italo-norvegese che ha denunciato Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S, e tre suoi amici, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, è stata sottoposta a un interrogatorio intenso che ha suscitato molte polemiche. L’avvocata Antonella Cuccureddu, difensore di Corsiglia, ha posto una serie di domande molto personali, che hanno portato la giovane a dichiarare di sentirsi esausta e nauseata al termine dell’udienza.
Domande scomode e critiche all’interrogatorio
Le domande poste dall’avvocata Cuccureddu sono state definite “da Medioevo” dall’avvocato Dario Romano, legale di parte civile della giovane. Tuttavia, l’avvocata Cuccureddu ha difeso le sue domande, sostenendo che nel processo si devono ricostruire i fatti e che non c’è nulla di intimo in un caso di violenza sessuale. Ha anche respinto l’accusa di vittimizzazione secondaria, sostenendo che il processo serve a stabilire se c’è una vittima e a esaminare i fatti nel dettaglio.
Contestazioni e lacune nella testimonianza
L’avvocata Cuccureddu ha contestato diversi momenti della testimonianza della giovane, sottolineando le sue risposte vaghe e le numerose lacune di memoria. La giovane ha affermato di non ricordare di aver baciato Ciro Grillo, nonostante ciò sia stato confermato da molte persone presenti. Inoltre, ha dichiarato di non ricordare di aver messo le gambe su quelle di Francesco Corsiglia in taxi, nonostante la testimonianza di un’amica che lo conferma. La giovane ha anche affermato di non ricordare di essersi allontanata dalla casa con i ragazzi dopo il primo episodio di violenza sessuale, nonostante ci siano fotografie che lo dimostrano.
Reazioni degli altri imputati
Le domande poste dall’avvocata Cuccureddu non sono state ben accolte dagli avvocati degli altri imputati. Sebbene non abbiano parlato di “spaccatura”, hanno manifestato il loro disappunto per le domande della collega. Gli avvocati Alessandro Vaccaro, Andrea Vernazza, Ernesto Monteverde, Enrico Grillo, Gennaro Velle e Mariano Mameli hanno espresso il loro dissenso.
Il processo è stato rinviato a domani, quando la difesa vorrebbe proiettare in aula dei video della notte in questione. L’avvocato Dario Romano ha dichiarato che la testimonianza della giovane è stata chiara e precisa, e che si è sentita una preda quella notte. La difesa si impegna a rispettare la vittima e a comportarsi di conseguenza durante il processo.