Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2023 by Redazione
Il futuro dell’Europa e i nomi che circolano per le candidature alle elezioni europee
Dentro gli Studios della Tiburtina, si discute di Europa, lavoro, transizione climatica, diritti e del futuro dell’Unione Europea. Ma fuori, al caldo sole di dicembre di Roma, si parla di nomi. In particolare, si discute del candidato del Partito del Socialismo Europeo (PSE) che sarà lanciato al congresso di marzo, proprio nella Capitale. Tra i possibili candidati, si fa il nome di Nicolas Schmit, commissario Ue, che domani parteciperà all’iniziativa del Partito Democratico. Inoltre, si fanno ipotesi su un ruolo per Mario Draghi e si discute della possibilità che Paolo Gentiloni diventi il federatore del centrosinistra. Tuttavia, Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo Economico, non sembra favorevole a questa idea: “Povero Paolo, non glielo auguro proprio”, ha dichiarato ad HuffPost.
Le candidature alle elezioni europee e le opinioni contrastanti
Un membro della delegazione del Partito Democratico in Europa ha espresso un’opinione chiara sulle candidature: “Se Schlein si candida capolista, commette uno sbaglio. Così facciamo solo il gioco della destra. Le elezioni europee non sono un secondo tempo delle politiche nazionali. Questa volta meno che mai. Ma se si candidano i leader, diventa una competizione tutta interna”. Tuttavia, il capitolo delle liste e delle candidature rimane in secondo piano, almeno per il momento. Prima vengono i temi e il progetto da costruire insieme. È stato lanciato ieri il nuovo sito web del Partito Democratico, mentre le candidature verranno discusse successivamente. Questa è l’impostazione della segretaria del partito.
Schlein: “Costruiamo un progetto insieme per il futuro delle persone”
Elly Schlein, membro del Parlamento Europeo, ha sottolineato la differenza tra il Partito Democratico e altre forze politiche: “Ci sono altre forze in cui c’è un capo o una capa che decide. Noi invece costruiamo un progetto per rendere migliore il futuro delle persone e lo facciamo insieme”. Durante il Forum Pd sull’Europa, Schlein ha partecipato a sei tavoli tematici, ascoltando le opinioni dei partecipanti. Ha anche risposto a domande provenienti da oltre 800 iscritti, sia di persona che tramite videoconferenza. Inoltre, ha criticato il governo attuale per non aver dato risposte concrete ai problemi dei cittadini e per aver mancato nel negoziato sulla riforma del patto di stabilità in Europa.
Preoccupazioni per l’Italia e il ruolo di Draghi
Elly Schlein ha espresso preoccupazione per il ruolo dell’Italia all’interno dell’Unione Europea, affermando che il governo attuale è stato assente nel negoziato sulla riforma del patto di stabilità. Secondo Schlein, l’Italia rischia di tornare all’austerità e di fare un balzo indietro. Inoltre, si è discusso del possibile ruolo di Mario Draghi nell’Unione Europea. Molti riformisti del Partito Democratico non hanno gradito la netta chiusura di Schlein a questa possibilità. Tuttavia, Lorenzo Guerini, segretario del Partito Democratico, ha dichiarato: “Draghi è una figura che è stata ed è protagonista nella politica europea, le sue decisioni hanno dato un impulso fondamentale all’Unione Europea. Dopo di che, non lo tirerei per la giacca e non lo invischierei nel chiacchiericcio politico”.
In conclusione, il Forum Pd sull’Europa ha visto la partecipazione di importanti figure politiche, come Paolo Gentiloni e Elly Schlein. Si è discusso del futuro dell’Europa, delle candidature alle elezioni europee e del possibile ruolo di Mario Draghi. Tuttavia, le candidature rimangono in secondo piano, mentre si cerca di costruire un progetto comune per il futuro delle persone.
