Ultimo aggiornamento il 12 Gennaio 2024 by Redazione
Mobilitazione dei metalmeccanici genovesi per difendere i lavoratori di Ansaldo
Il prossimo martedì 16 gennaio si terrà una mobilitazione dei metalmeccanici genovesi in difesa dei lavoratori di Ansaldo, che saranno processati in quella data. Lo ha annunciato il segretario della Fiom di Genova, Stefano Bonazzi, spiegando che l’obiettivo è dare un segnale di solidarietà ai 16 lavoratori coinvolti nel processo.
Le ragioni della mobilitazione
Bonazzi ha sottolineato che non si possono criminalizzare le lotte dei lavoratori, soprattutto quando si tratta di difendere il proprio posto di lavoro e l’industria. Ha ricordato che la mobilitazione è stata organizzata in seguito alla dichiarazione di stato di sostanziale prefallimento di Ansaldo da parte dell’ex amministratore delegato nell’agosto 2022. Da allora, i lavoratori si sono mobilitati per difendere i loro posti di lavoro, culminando negli scioperi del 12 ottobre e nelle proteste che si sono svolte a Sampierdarena e all’aeroporto il 13 ottobre.
Solidarietà e sostegno
Bonazzi ha sottolineato che la mobilitazione del 16 gennaio non è una sfida, ma un modo per dimostrare che i lavoratori non saranno lasciati soli. Ha affermato che la Fiom seguirà da vicino tutte le fasi del processo e che le lotte dei lavoratori non devono essere criminalizzate, soprattutto in un momento così difficile per l’industria genovese. La mobilitazione ha già ricevuto adesioni e solidarietà da parte di numerosi lavoratori genovesi, tra cui quelli di Ilva, Fincantieri, Leonardo, Compagnia Unica, portuali, sanità e delegati della Camera del lavoro.
La mobilitazione dei metalmeccanici genovesi per difendere i lavoratori di Ansaldo è un segnale di solidarietà e sostegno in un momento in cui le lotte dei lavoratori non possono essere criminalizzate. La vicenda che ha portato a questa mobilitazione è iniziata con la dichiarazione di stato di sostanziale prefallimento di Ansaldo nell’agosto 2022. Da allora, i lavoratori si sono mobilitati per difendere i loro posti di lavoro, culminando negli scioperi del 12 ottobre e nelle proteste che si sono svolte a Sampierdarena e all’aeroporto il 13 ottobre. La mobilitazione del 16 gennaio è un modo per dimostrare che i lavoratori non saranno lasciati soli e che la Fiom seguirà da vicino tutte le fasi del processo. La solidarietà e il sostegno dei lavoratori genovesi di diverse industrie, tra cui Ilva, Fincantieri, Leonardo, Compagnia Unica, portuali, sanità e delegati della Camera del lavoro, sono già stati espressi.