Ultimo aggiornamento il 15 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
La recente scomparsa di Gian Calogero Cuntrera, dipendente dell’Aeroporto di Fiumicino, ha scosso non solo la comunità lavorativa ma ha anche riacceso il dibattito sulla sicurezza sul lavoro. I sindacati hanno proclamato un’ora di sciopero per giovedì 19 settembre, in segno di lutto e protesta contro le condizioni di lavoro che hanno portato a un incidente mortale. Questo evento tragico solleva interrogativi sulla necessità di interventi immediati per migliorare la sicurezza sul posto di lavoro.
Il tragico incidente di Gian Calogero Cuntrera
Gian Calogero Cuntrera, 61 anni, originario della provincia di Agrigento e residente a Roma, ha perso la vita a seguito di un grave infortunio avvenuto il 12 settembre all’aeroporto Leonardo Da Vinci. Durante lo svolgimento delle sue mansioni, Cuntrera è stato colpito da alcuni tubi di ferro e, nonostante gli sforzi dei medici dell’ospedale San Camillo, è deceduto poco dopo. La sua morte ha toccato profondamente il mondo del lavoro e ha portato a una mobilitazione dei sindacati della capitale.
La nota congiunta emessa da Feneal Uil di Roma, Filca di Roma e Fillea Cgil di Roma e Lazio, esprime non solo il cordoglio per la perdita di Cuntrera, ma sottolinea anche la necessità di un incontro urgente con l’azienda. L’obiettivo è discutere le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori nei cantieri. Questo incidente rappresenta l’ennesima tragedia all’interno di un settore che continua a vedere un alto numero di infortuni mortali.
La reazione delle istituzioni e dei sindacati
All’indomani della tragedia, Aeroporti di Roma ha espresso le proprie condoglianze alla famiglia di Gian Calogero, dichiarando che è pronta a collaborare con le autorità competenti per chiarire l’accaduto. In un comunicato, la società ha confermato il proprio impegno nel supportare la famiglia del lavoratore, affermando che rimarrà al fianco dei colleghi in questo momento difficile.
Nel frattempo, i sindacati hanno evidenziato che è necessario un cambiamento profondo nelle politiche di sicurezza sul lavoro. La richiesta di maggiore attenzione è emersa con forza, con un focus sull’estensione dei contenuti del Protocollo sulla Sicurezza al fine di prevenire nuove tragedie. I sindacati hanno indetto uno sciopero per il 19 settembre come segnale di denuncia e richiesta di azioni concrete.
La crescente preoccupazione per la sicurezza sul lavoro
La morte di Gian Calogero Cuntrera è solo l’ultimo episodio di una serie allarmante di infortuni mortali sul lavoro nel Lazio. La situazione è preoccupante, con stime che parlano di 62 vittime nel solo 2024, un numero che supera la media nazionale. Le organizzazioni sindacali chiedono a gran voce maggiori investimenti e controlli ispettivi per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori.
Con un focus particolare sulla questione della durata e delle condizioni di lavoro, i sindacati avvertono che gli orari prolungati sono tra le principali cause di infortuni gravi. In particolare, nel settore edile, le richieste per regolamenti più severi e per il riconoscimento di figure chiave come i rappresentanti della sicurezza degli operai diventano sempre più insistenti.
Le organizzazioni chiedono che gli RLS e gli RLST siano messi al centro del processo di prevenzione degli infortuni. È chiaro che il bisogno di dignità sul lavoro è un tema centrale, così come la necessità di una cultura della sicurezza che possa trasformare il modo in cui si lavora e livellare il campo contro l’inafferrabile “strage silenziosa” delle morti sul lavoro.