Ultimo aggiornamento il 4 Gennaio 2024 by Redazione
Scoperta una nuova classe di antibiotici per trattare le infezioni ospedaliere resistenti ai farmaci
Un gruppo di ricercatori ha scoperto una nuova classe di antibiotici che potrebbe rappresentare una soluzione per le infezioni ospedaliere letali causate da super batteri resistenti ai farmaci attualmente disponibili. Il composto, chiamato zosurabalpin, ha dimostrato di funzionare in modo eccezionale in provetta e nei topi, secondo quanto affermato da Laura Piddock, direttrice scientifica della Global Antibiotic Research and Development Partnership, in un’intervista alla Bbc. Questa scoperta, pubblicata su Nature, offre una speranza concreta per il trattamento di altre infezioni difficili da curare, rappresentando un risultato molto entusiasmante.
Un focus sul trattamento delle infezioni causate da Acinetobacter baumannii
I ricercatori hanno concentrato i loro sforzi nello sviluppo di un trattamento per le infezioni causate dal batterio Acinetobacter baumannii, che è resistente ai carbapenemi, una classe di antibiotici ad ampio spettro. Questo batterio è classificato come un “patogeno critico prioritario” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ed è responsabile di infezioni gravi e invasive del sangue e del torace in pazienti ricoverati in ospedale in condizioni critiche. Attualmente, molti antibiotici risultano inefficaci contro questo batterio e il tasso di mortalità tra le persone infette varia dal 40% al 60%.
Zosurabalpin: un nuovo approccio per combattere il batterio
Uno dei principali ostacoli nello sviluppo di nuovi farmaci per contrastare Acinetobacter baumannii è la sua struttura complessa, caratterizzata da una membrana a doppia parete che lo protegge dagli attacchi. Questa configurazione a barriera rende difficile l’introduzione di farmaci e la loro permanenza all’interno del batterio. Tuttavia, zosurabalpin sembra essere in grado di distruggere la capacità del batterio di assemblare correttamente questa membrana protettiva. Dopo aver analizzato circa 45.000 molecole con potenziali proprietà antibiotiche, i ricercatori hanno scoperto che questo nuovo composto impedisce il trasporto di un elemento fondamentale, chiamato lipopolisaccaride, verso la parte esterna della cellula batterica. Ciò impedisce la formazione corretta della membrana protettiva e, alla fine, porta alla morte del batterio.
Attualmente, sono stati condotti alcuni studi su un numero limitato di persone sane e i ricercatori sono pronti a iniziare gli studi clinici su pazienti affetti da infezioni. Tuttavia, Laura Piddock sottolinea che siamo ancora lontani dall’utilizzo di zosurabalpin negli ospedali. Nonostante ciò, questa scoperta rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le infezioni ospedaliere resistenti ai farmaci e offre una speranza concreta per il futuro.