Ultimo aggiornamento il 12 Maggio 2024 by Francesca Monti
Un’indagine condotta dal Nas dei Carabinieri a Livorno ha portato alla scoperta e al sequestro di una serie di cosmetici di varie marche, tra cui deodoranti e docciacrema, che contengono la sostanza cancerogena vietata Bmhca , nota anche come Lilial. Questa molecola, spesso presente in profumi, creme, detergenti e prodotti per il bucato, è largamente impiegata nel settore cosmetico nonostante la classificazione come “sostanza cmr” e il divieto di utilizzo da parte della Commissione Europea da diversi anni.
La scoperta di cosmetici cancerogeni a Livorno è particolarmente allarmante poiché la sostanza vietata Bmhca è ancora presente in molti prodotti in vendita destinati non solo agli adulti, ma anche ai bambini, categoria ancora più a rischio per la maggior recettività. Il Lilial rientra nell’Allegato del Regolamento Ue delle sostanze vietate; in precedenza, la percentuale di utilizzo era limitata poiché la sostanza era presente nell’Allegato . Tuttavia, il cambio di elenco “certifica la tossicità e l’azione genotossica” del Lilial, come afferma il Nas di Livorno, ed è considerata sostanza potenzialmente dannosa sia per il sistema riproduttivo che per la sensibilizzazione cutanea.
‘indagine e il sequestro di cosmetici cancerogeni a Livorno
Dopo aver condotto un’indagine, i carabinieri hanno denunciato alla procura un 30enne di origini orientali, residente a Livorno e titolare di un emporio situato nella zona industriale della città. Nell’esercizio commerciale, i carabinieri hanno sequestrato 34 confezioni di prodotti cosmetici contenenti la sostanza cancerogena vietata Bmhca. Ora, i controlli proseguono in tutta la provincia per escludere che vi sia una diffusione di tali prodotti pericolosi per la salute delle persone.
‘indagine condotta dal Nas dei Carabinieri a Livorno ha portato alla luce un problema di salute pubblica preoccupante: la presenza della sostanza cancerogena vietata Bmhca in molti prodotti cosmetici in vendita, destinati non solo agli adulti, ma anche ai bambini. Le autorità continuano a lavorare per assicurarsi che tali prodotti pericolosi vengano rimossi dal mercato e per prevenire la diffusione di sostanze nocive nella comunità.