Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
La crescente diffusione del Fentanyl tra i giovani ha spinto il ministero dell’Istruzione e del Merito a lanciare un’iniziativa per sensibilizzare le scuole sui rischi associati all’uso di questa sostanza. Sebbene in Italia non si parli ancora di emergenza, i dati europei e l’evoluzione della situazione richiedono un’attenzione urgente e mirata. La circolare inviata alle scuole dal MIM rappresenta un passo importante verso la prevenzione e la salvaguardia della salute degli studenti.
il Fentanyl: rischio crescente tra i giovani
Potenza e pericolo del Fentanyl
Il Fentanyl è un oppioide sintetico utilizzato tradizionalmente per trattare il dolore intenso, soprattutto in ambito oncologico. Tuttavia, la sua potenza – stimata fino a cinquanta volte superiore rispetto alla morfina – lo rende particolarmente pericoloso. In Unione Europea, nel 2021, sono stati registrati 137 decessi collegati all’uso di questa sostanza, un dato allarmante che illustra la gravità del problema. La facilità di accesso a questa sostanza attraverso il mercato illegale ha contribuito a un aumento delle segnalazioni di episodi legati al suo abuso, rendendo la prevenzione nelle scuole una priorità.
La circolare del ministero: informare e prevenire
Il ministero dell’Istruzione ha avviato una serie di misure tese a sensibilizzare e informare gli studenti sui rischi connessi all’uso improprio di Fentanyl. La circolare firmata da Carmela Palumbo evidenzia l’importanza di implementare attività educative nelle scuole secondarie. Il documento chiarisce che, pur non essendo attualmente presente in forma epidemica in Italia, è cruciale non trovarsi impreparati ad affrontare questa problematica.
Le scuole sono invitate a realizzare percorsi di educazione alla salute, con l’obiettivo di responsabilizzare gli studenti e contrastare l’uso di sostanze pericolose. Il MIM ha fornito schede informative per equipaggiare i docenti, in modo che possano affrontare efficacemente il tema e contribuire a un dibattito informato sulla questione.
la posizione dei dirigenti scolastici
Riconoscere il problema delle dipendenze
I dirigenti scolastici hanno accolto con favore l’intervento del MIM, riconoscendo l’importanza di parlare del Fentanyl e dei suoi effetti dannosi. Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi Lazio, ha sottolineato che le dipendenze sono una problematica crescente tra i giovani. La crescita e lo sviluppo degli adolescenti li espongono a modelli comportamentali rischiosi, il che richiede un’attenzione particolare da parte della comunità educativa.
Costarelli ha messo in evidenza come molte sostanze, inizialmente percepite come innocue, possano sfuggire al controllo e portare a dipendenze devastanti. Ha sottolineato che i percorsi educativi sulla prevenzione devono essere implementati in ogni istituto scolastico e che la collaborazione tra scuola, famiglie e comunità è essenziale per combattere la diffusione di sostanze nocive.
il ruolo delle famiglie e della comunità
L’appello dei genitori e dei professionisti
Antonio Affinita, direttore del Moige, ha espresso profonda preoccupazione riguardo all’aumento del Fentanyl tra i giovani. Ha esortato una mobilitazione unitaria tra tutti i soggetti coinvolti nella formazione delle nuove generazioni, invitando i genitori, le scuole, il mondo dello sport e le organizzazioni religiose a unire le forze per affrontare questa sfida.
Affinita ha descritto l’azione di sensibilizzazione dei genitori come fondamentale, sottolineando l’importanza di comunicare efficacemente ai giovani i pericoli legati all’uso di sostanze come il Fentanyl. L’accesso a informazioni corrette e supporto familiare sono fondamentali per proteggere la salute fisica e mentale dei ragazzi. Ha anche evidenziato quanto sia cruciale una strategia comunicativa incisiva, considerando l’impatto dei messaggi promozionali e disinformativi presenti sui social media.
Il percorso educativo intrapreso dal MIM e il sostegno delle comunità locali sono il passo necessario per contrastare l’uso improprio di sostanze altamente pericolose e garantire un futuro più sicuro per i giovani.