Selvaggia Lucarelli critica aspramente Angela Carini: accuse di vittimismo dopo il ritiro alle Olimpiadi di Parigi 2024

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Selvaggia Lucarelli critica aspramente Angela Carini: accuse di vittimismo dopo il ritiro alle Olimpiadi di Parigi 2024 - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2024 by Redazione

Selvaggia Lucarelli, nota figura del giornalismo italiano, ha alzato la voce contro Angela Carini, pugile azzurra che ha suscitato polemiche in seguito al suo ritiro alle Olimpiadi di Parigi 2024. La Lucarelli ha paragonato il comportamento della sportiva a quello degli influencer Ferragnez, suggerendo che Carini avesse adottato una strategia mediatica improntata al vittimismo per mascherare una prestazione deludente.

La critica di Selvaggia Lucarelli a Carini

La giornalista ha espresso le sue opinioni in un’intervista pubblicata da Libero, in cui ha messo in evidenza come la pugile italiana abbia scatenato un battage mediatico simile a quello dei noti influencer. La Lucarelli ha tenuto a specificare che nel suo recente libro sui FerragnezChiara Ferragni e Fedez—analizza come i due abbiano talvolta usato il victimismo per attrarre l’attenzione del pubblico. Secondo lei, Angela Carini ha fatto lo stesso durante le sue competizioni olimpiche, ritraendosi come una vittima per giustificare il suo ritiro dal ring.

La Lucarelli ha fatto riferimento all’incontro tra Carini e la pugile algerina Imane Khelif, durante il quale l’atleta italiana è stata costretta a ritirarsi dopo un solo colpo. Questo gesto è stato stigmatizzato da diversi esperti e appassionati di boxe, considerandolo come un comportamento poco sportivo e controproducente. Il termine “vittimizzazione” utilizzato dalla Lucarelli fa riferimento all’idea che Carini avrebbe cercato di guadagnare simpatia e sostegno a discapito di una performance sportivamente valida.

La critica si è concentrata sul fatto che l’atteggiamento di Carini non fosse quello di una sportiva determinata, ma piuttosto quello di qualcuno che cerca di evitare la resa dei conti con il proprio fallimento. Con frasi pungenti, la Lucarelli ha chiarito che “Angela Carini ha usato il ruolo della vittima per ‘vincere’ senza vincere”, alimentando così il dibattito sulla responsabilità e l’integrità nello sport.

Il contesto politico: Giorgia Meloni e la polemica

Oltre alla performance di Carini, un altro elemento che ha suscitato l’attenzione della Lucarelli è stato il coinvolgimento della premier Giorgia Meloni nella controversia. Infatti, pochi giorni dopo il ritiro della pugile, è stata indetta una conferenza stampa con Meloni, il che ha portato molti a speculare su possibili legami tra le due situazioni.

Nella sua analisi, la Lucarelli ha insinuato che la tempistica del ritiro di Carini fosse opportuna, suggerendo che possa essere stata una mossa strategica per volare sotto i radar mediatici, proprio nell’ottica di attirare nuovi riflettori sul suo caso di presunto vittimismo. “La mia sensazione è che non fossero i colpi a essere troppo forti, ma la sua paura di perdere”, ha dichiarato la Lucarelli, portando l’attenzione sull’aspetto psicologico che potrebbe aver influenzato la decisione di Carini.

Non ha risparmiato critiche nemmeno nei confronti della premier Meloni, sostenendo che il suo ruolo, in quanto donna nella politica, fosse in contrasto con il modo in cui Carini ha gestito la sua competizione. “Meloni, quella che è nata biologicamente donna, ha qualcosa da dire su una donna che è nata donna e gareggia in una competizione femminile. Vabbè”, ha chiosato ironicamente, accentuando il senso di dualità nelle dinamiche di genere che emergono in entrambe le situazioni.

Questa discussione evidenzia un intreccio complesso tra sport e politica, dove le azioni degli individui possono avere risonanza ben oltre il loro ambito di competenza. La critica della Lucarelli sottolinea l’importanza della responsabilità e dell’autenticità non solo nello sport, ma anche nell’arena pubblica.

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