Sequestro di 180.000 Prodotti Non Conformi: il Lato Oscuro del Cosmoprof

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Sequestro di 180.000 Prodotti Non Conformi: il Lato Oscuro del Cosmoprof - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 26 Marzo 2024 by Francesca Monti

Nel cuore del Cosmoprof Worldwide Bologna 2024, la prestigiosa fiera dedicata alla cosmesi, un’operazione della Guardia di Finanza di Bologna ha portato alla luce un vero e proprio terreno minato di prodotti per la cura della persona e accessori non conformi alle normative. Un’impressionante quantità di 180.000 articoli, tra i quali cosmetici, profumi, gel e lozioni, sono stati sottoposti a sequestro, in quanto considerati non sicuri o in violazione del Regolamento CE n.1223/2009, che regola la sicurezza dei prodotti cosmetici.

Prodotti a Rischio: una Verità Nascosta

Secondo quanto riportato dalle Fiamme Gialle, l’operazione ha evidenziato la presenza sul mercato di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Bellezza a tutti i costi, sembra essere il mantra di una parte dei produttori che, per raggiungere standard di costo competitivi, compromettono la sicurezza dei propri articoli. È emerso che molti di questi prodotti erano privi di qualsiasi informazione riguardante la loro composizione e provenienza, mettendo a rischio la salute di chi ne faceva uso.

Lavoro Nero e Sfruttamento: la Scorciatoia dell’Illegalità

Oltre alla questione dei prodotti non conformi, durante i controlli sono state individuate anche situazioni di lavoro irregolare. In particolare, ben 13 posizioni, tra promoter e addetti alla ricezione del pubblico, sono state scoperte senza un regolare contratto di lavoro. Questa pratica illegale non solo danneggia i lavoratori coinvolti, ma crea un ambiente lavorativo precario e instabile. I controlli della Guardia di Finanza hanno permesso di segnalare le violazioni all’Inps e all’Ispettorato del Lavoro, per far scattare le dovute sanzioni nei confronti dei datori di lavoro responsabili.

In conclusione, l’operazione della Guardia di Finanza al Cosmoprof non ha solo messo in luce gravi violazioni delle normative di sicurezza e lavoro, ma ha anche sollevato importanti questioni riguardanti la tutela dei consumatori e dei lavoratori nel settore della cosmesi. La lotta contro la contraffazione, l’illegalità e lo sfruttamento rimane un obiettivo cruciale per garantire un mercato trasparente e sicuro per tutti i cittadini.

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