Ultimo aggiornamento il 6 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi
Carabinieri del Ros e i Finanzieri del Gico di Venezia hanno eseguito il sequestro e la confisca di una villa a San Donà di Piave, riconducibile a Silvano Maritan, ex membro della Malavita del Brenta. La misura è stata emessa dal Tribunale di Venezia Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo presso la Procura della repubblica lagunare.
‘indagine sulla villa di San Donà di Piave e la sua connessione con Silvano Maritan
La villa, intestata a terzi, è di fatto riconducibile a Maritan, condannato in via definitiva per rapina e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini svolte dai Carabinieri del Ros hanno portato alla luce la connessione tra la villa di San Donà di Piave e Silvano Maritan, storico componente della Malavita del Brenta. Sebbene la villa risulti intestata a terzi, le indagini hanno dimostrato che è di fatto riconducibile a Maritan, il quale l’aveva acquistata nel 1985 utilizzando in parte i proventi del traffico di stupefacenti nel Veneto orientale.
Maritan, condannato in via definitiva per aver fatto parte, a partire dagli anni 1982/83, della banda di Felice Maniero, è stato riconosciuto colpevole di rapina e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. La villa non solo era stata acquistata da Maritan, ma egli vi abitava nei periodi di libertà o detenzione domiciliare e la affittava durante la detenzione.
Gli accertamenti patrimoniali del Gico e la sproporzione tra reddito dichiarato e valore dei beni
Il Gico ha svolto ulteriori accertamenti sul tenore di vita, il reddito, le disponibilità finanziarie e il patrimonio di Maritan e dei suoi familiari.
Il Gico di Venezia ha svolto una serie di accertamenti patrimoniali sul tenore di vita, il reddito, le disponibilità finanziarie e il patrimonio di Silvano Maritan e dei suoi familiari. Questi accertamenti hanno consentito di appurare la sproporzione tra il reddito dichiarato da Maritan e i suoi familiari e il valore dei beni in loro possesso.
Tali indagini hanno permesso di rafforzare la tesi secondo cui la villa di San Donà di Piave, oltre ad essere stata acquistata con i proventi del traffico di stupefacenti, rappresentasse un bene di valore sproporzionato rispetto al reddito dichiarato da Maritan e dai suoi familiari. Ciò ha portato all’emissione del provvedimento di sequestro e confisca della villa da parte del Tribunale di Venezia Sezione Misure di Prevenzione.
La collaborazione tra Ros, Gico e Procura della Repubblica di Venezia
La misura è stata emessa su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo presso la Procura della repubblica lagunare.
‘operazione di sequestro e confisca della villa di San Donà di Piave ha visto la stretta collaborazione tra i Carabinieri del Ros, i Finanzieri del Gico di Venezia e la Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo presso la Procura della repubblica lagunare.
Le indagini svolte dai Carabinieri del Ros e i successivi accertamenti patrimoniali del Gico hanno fornito gli elementi necessari per richiedere l’emissione del provvedimento di sequestro e confisca della villa. La Direzione Distrettuale