Ultimo aggiornamento il 20 Aprile 2024 by Giordana Bellante
Nei giorni scorsi, la Divisione Anticrimine della Questura di Bologna ha eseguito un sequestro preventivo su un patrimonio di circa 6 milioni di euro appartenente a un pensionato 70enne bolognese. La misura preventiva, proposta dal pm e dal questore al Tribunale di Bologna sezione Misure di Prevenzione, ha riguardato circa cinquecento orologi, gioielli, pietre preziose, denaro in contanti, dipinti, strumenti musicali, reperti archeologici e un fossile di Mammut.
‘operazione Aurum e la scoperta del patrimonio illecito
Un pensionato bolognese accumula beni provento di furti, truffe e scippi
‘operazione “Aurum”, condotta dalla Squadra Mobile di Bologna, ha portato alla luce il patrimonio illecito accumulato dal pensionato in questione. La merce, che includeva beni di vario genere, era conservata nelle sue abitazioni in città e nelle Marche. ‘uomo, un professionista incensurato, era stato denunciato a piede libero per ricettazione, in quanto buona parte dei beni era probabilmente provento di furti, truffe e scippi commessi negli ultimi vent’anni.
‘insolita passione del pensionato collezionista
Un’accumulazione di beni al di là delle sue reali possibilità economiche
Il pensionato non avrebbe acquistato la merce per rivenderla, ma per pura passione di collezionare e accumulare questi oggetti. Secondo gli agenti della Squadra Mobile, l’uomo avrebbe acquistato direttamente dagli autori dei “colpi”, senza curarsi delle reali origini dei beni. Questo patrimonio era totalmente eccedente il reddito di cui poteva disporre mensilmente, come sottolineato dal dirigente della Divisione Anticrimine della Questura, Francesco Costantini.
‘applicazione della normativa antimafia e il sequestro preventivo
Un caso di prevenzione patrimoniale che prevale sul procedimento penale
Il sequestro preventivo è stato possibile grazie all’applicazione della normativa antimafia, la 159 del 2011, che consente questa misura di prevenzione nel caso in cui il patrimonio sia eccedente rispetto al reddito disponibile. In questo caso, il procedimento di prevenzione è andato di pari passo con quello penale, che attualmente non si è ancora concluso. La normativa di riferimento prevede che, in questo caso, il sequestro di prevenzione come misura patrimoniale prevalga su quello penale.
Il pensionato bolognese, dunque, si trova al centro di un’indagine che vede coinvolti beni di grande valore, probabilmente frutto di attività illecite. La sua passione per il collezionismo lo ha portato ad accumulare un patrimonio sproporzionato rispetto alle sue reali possibilità economiche, attirando così l’attenzione delle forze dell’ordine e scatenando l’operazione “Aurum”. Il sequestro preventivo da 6 milioni di euro è un chiaro segnale della determinazione delle autorità nell’agire contro ogni forma di illegalità, a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini.